Electrolux Forlì, prosegue la mobilitazione per il reintegro del lavoratore licenziato

Per la Rsu adesione del 65% allo sciopero di ieri, lunedì 15 nuova riunione per organizzare assemblee informative a tutti i lavoratori e martedì 16 incontro con la Medicina del lavoro per parlare di salute e sicurezza all'interno dello stabilimento

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Prosegue la battaglia dei dipendenti della Electrolux per il reintegro del collega di Forlì con parziali limitazioni. L’adesione allo sciopero di venerdì 12 nella città romagnola, informa la Rsu, è stata del 65% e per lunedì 15 febbraio è in programma una nuova riunione per organizzare assemblee informative a tutti i lavoratori in seguito. Il giorno dopo ci sarà l’incontro con la Medicina del lavoro per parlare di salute e sicurezza all’interno dello stabilimento in base alle denunce della Rsu inviate all’Ausl da almeno tre mesi. 

“Meglio tardi che mai”, commentano i delegati Fiom. La Rsu difende la scelta degli scioperi, presa per cinque motivi: la “gogna e l’umiliazione” per l’operaio fatto uscire in orario di lavoro; la scelta della sospensione per “interruzione del rapporto di lavoro”; il mancato reintegro; la soppressione “sistematica” delle posizioni per lavoratori con prescrizioni; la responsabilità nell’azienda nel creare patologie aumentando i ritmi di lavoro.

Così, tuona la Rsu, se c’è chi afferma che gli scioperi “sono fatti per mettersi in mostra”, evidentemente vuole che gli operai tengano la bocca chiusa sulle “vergogne” di cui una multinazionale è capace. 

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