Predappio, la piastrina del caporal maggiore torna a casa dalla Russia

Cerimonia di consegna ai parenti di Giacomo Valmori sabato 13 in Municipio, alla presenza delle autorità e delle Associazioni combattentistiche e d'Arma

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Una cerimonia che riecheggia la storia del Novecento è quella organizzata a Predappio per sabato 13 febbraio, alle 10 nella sala del Consiglio Comunale. Qui, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, il sindaco Giorgio Frassineti consegnerà nelle mani di Giovanna e Laura Valmori la piastrina militare di loro padre Giacomo, disperso in Russia nel 1943.

L’Artigliere Caporal Maggiore Giacomo Valmori torna così nella sua città natale, con un gesto simbolico ricco di significati. Era nato a Predappio il 14 novembre 1913: imbianchino, decoratore e pittore, fu richiamato alle armi nell’agosto del 1942. Morì il 28 marzo 1943, nel campo di prigionia numero 56 Uciostoje presso la città di Tambov, nella Russia sud occidentale.
La sua piastrina è stata trovata e recuperata dai predappiesi Amerigo Camugnani, Fiorenzo Guidi ed Enrico Panzavolta attraverso una ricerca on-line, da tempo avviata per recuperare tracce e indizi sui soldati locali – una trentina di predappiesi – dispersi durante la seconda guerra mondiale in Russia. Arrivata per posta a Predappio poco prima di Natale torna ora nelle mani dei suoi cari, per non dimenticare il sacrificio di un uomo e di tanti che, come lui, sono caduti in guerra.

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