Tumori della pelle, inaugurato a Meldola il Centro clinico-sperimentale di Oncologia dermatologica

Si propone quale polo di riferimento non solo regionale per la diagnosi precoce, la prevenzione primaria, il trattamento e la ricerca nel campo delle patologie onco-dermatologiche

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Taglio del nastro, nella mattina di giovedì 11, all‘Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola, del Centro clinico-sperimentale di Oncologia dermatologica-Skin Cancer Unit, realizzato in collaborazione con l’Università di Parma. Una struttura all’avanguardia, capace di garantire una “rilevante dotazione tecnologica e alte qualifiche dei professionisti”. Proponendosi dunque come “polo di riferimento non solo regionale, per la diagnosi precoce, la prevenzione primaria, il trattamento e la ricerca nel campo delle patologie onco-dermatologiche”. 

La Skin Cancer Unit si caratterizza essenzialmente come area di diagnosi avanzata e di ricerca applicata per l’attività di prevenzione primaria e diagnosi precoce dei carcinomi cutanei e del melanoma. Ulteriore caratteristica è l’integrazione con le strutture specialistiche dell’Ausl Romagna quali Dermatologia, Chirurgia plastica, Chirurgia oncologica, Anatomia patologica, Banca delle cute, e quelle Irat, in particolare Oncologia, Laboratorio di bioscienze, Registro tumori della Romagna, Gruppi di patologia e Radioterapia.

La creazione della Skin Cancer Unit Irst rappresenta un “modello virtuoso d’integrazione interaziendale” tra quattro realtà di riferimento: Ior, in veste di importante finanziatore del progetto con 1,5 milioni di euro, Ausl Romagna, Irst Irccs e Università di Parma, che grazie alla loro esperienza sul campo hanno messo a punto un percorso di diagnosi e cura con le migliori risorse disponibili.

“L’Unità Operativa – spiega Ignazio Stanganelli, direttore della Skin Cancer Unit – è dotata di sofisticate tecnologie diagnostiche che consentono di analizzare le singole cellule degli strati superficiali della pelle, riconoscendo i dettagli e l’architettura delle varie lesioni. Ciò consente di ridurre fino al 60% le asportazioni chirurgiche inutili e di abbattere drasticamente i costi degli esami”.
Nei prossimi mesi, grazie ad un finanziamento del Ministero della Salute, saranno operativi nuovi strumenti hi-tech e verrà attivato un sistema intelligente per il riconoscimento computerizzato di nei e melanoma, il cosiddetto CIBRS. 

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