Si misero in malattia il giorno dello sciopero, 64 autisti rinviati a giudizio dai giudici forlivesi

Per i dipendenti di Start Romagna ipotesi di reato di truffa e interruzione di servizio pubblico: vogliono tutti essere in aula il giorno della prima udienza, si rischia il blocco dei bus

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Tutti rinviati a giudizio con l’ipotesi di reato di truffa e interruzione di servizio pubblico. Sono i 64 autisti di Start Romagna (la società che gestisce il trasporto pubblico locale) – come scrive l’edizione forlivese del “Resto del Carlino” ripresa dall’agenzia Ansa -, che nell’ottobre del 2012, in occasione della proclamazione di uno sciopero si misero in malattia, presentando certificato medico. 

La magistratura forlivese aprì una indagine sfociata, nell’ottobre 2014, in una assoluzione generale tranne due casi. Start Romagna fece ricorso e la Cassazione sentenziò di rifare l’udienza, conclusasi mercoledì scorso (gip Monica Galassi, pm Lucia Spirito) con il rinvio a giudizio, prima udienza 18 gennaio 2017.

Ironia della sorte: tutti gli autisti, com’è previsto dalla legge, hanno ribadito tramite i loro legali di voler essere presenti all’udienza. Ciò provocherà a Start Romagna, come accadde quell’ottobre 2012, grossi problemi per poter assicurare lo svolgimento del servizio di trasporto pubblico. 

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