Piano strategico turismo e cultura: 33 interventi in Italia, 4 in regione, nessuno in Romagna

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Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha approvato il Piano Strategico Turismo e Cultura proposto dal Ministro dei beni e attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Il Piano stanzia un miliardo di euro del Fondo Sviluppo e Coesione 2014 – 2020 per realizzare 33 interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e di potenziamento del turismo culturale.

 

Il Piano risponde a una visione che considera strategico il ruolo del patrimonio culturale nelle politiche nazionali di sviluppo sostenibile e vede nella cultura un importante fattore di confronto, dialogo, scambio di idee e valori oltre che uno strumento di promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo. Il Piano mira al rilancio della competitività territoriale del Paese attraverso l’attivazione dei potenziali di attrattività turistica, l’integrazione tra turismo e cultura e il potenziamento dell’offerta turistico-culturale.

 

“Il governo conferma il forte impegno in un settore fondamentale per la crescita sostenibile dell’Italia – ha dichiarato il Ministro Franceschini – capace di generare lo sviluppo sociale, economico e civile del territorio. Si tratta di 33 interventi da Nord a Sud del Paese che avranno un forte impatto sull’economia, riattivando risorse di eccellenza e portando lavoro ai tanti specialisti e tecnici dei beni culturali che, spesso riuniti in piccole e medie imprese, costituiscono parte importante del tessuto economico del territorio”.

 

Il Piano prevede 4 interventi per 105 milioni di euro in Emilia Romagna, così ripartiti: 25 milioni per il completamento del Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah a Ferrara; 2 milioni per il cofinanziamento al restauro del portico del Santuario di San Luca a Bologna; 8 milioni per il restauro della basilica di Santa Maria dei Servi e del complesso monastico del Corpus Domini a Bologna; 70 milioni per il Ducato Estense con il recupero dei beni culturali ecclesiastici e pubblici danneggiati dal sisma. Quindi nessun intervento è previsto in Romagna.

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