Rocca delle Caminate una delle sedi del nuovo Tecnopolo per la Ricerca Industriale di Forlì-Cesena

Pubblicato l'avviso per raccolta di manifestazioni d'interesse all'assegnazione in uso dell'ex residenza di Mussolini

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La provincia di Forlì-Cesena ha pubblicato l’avviso per raccolta di manifestazioni d’interesse all’assegnazione in uso di Rocca delle Caminate, per svolgervi attività di ricerca e trasferimento tecnologico, nell’ambito della rete dei Tecnopoli della Regione Emilia-Romagna.

La Rocca, sulle prime colline fra Forlì, Predappio e Meldola, fu realizzata su ruderi medioevali fra il 1924 e il ’27, dopo una colletta fra i fascisti di Forlì e Ravenna e regalata a Benito Mussolini, che ne fece la sua residenza ufficiale in Romagna. Sulla torre fu montato un faro che proiettava, per segnalare la presenza del duce, un fascio tricolore visibile a oltre 60 chilometri di distanza. 

Il complesso immobiliare di Rocca delle Caminate è una delle sedi del Tecnopolo per la Ricerca Industriale di Forlì-Cesena. I Tecnopoli della Regione Emilia-Romagna sono infrastrutture di trasferimento tecnologico, dove sono concentrati e resi accessibili alle imprese i laboratori di ricerca, le strutture per l’incontro con i ricercatori, nonché i relativi servizi e informazioni, con lo scopo di promuovere lo sviluppo economico e l’occupazione e il rafforzamento competitivo del sistema produttivo del territorio attraverso l’innovazione tecnologica.

Il Tecnopolo di Forlì-Cesena è promosso dall’Università degli Studi di Bologna, dalla Provincia di Forlì-Cesena, dal Comune di Forlì e dal Comune di Cesena con interventi anche presso il Comune di Predappio, in collaborazione con Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Cesena e altri soggetti pubblici e privati.

Le sedi sul territorio provinciale, oltre Rocca delle Caminate di proprietà della Provincia di Forlì-Cesena, si trovano presso il Polo Tecnologico Aeronautico di Forlì, alle Ex-Gallerie Caproni di Predappio e a Villa Almerici di Cesena.

Rocca delle Caminate sarà destinata per una parte all’insediamento delle attività connesse ai laboratori di ricerca industriale dell’Università di Bologna, nonché a tutte quelle attività indispensabili alla funzionalità di un Tecnopolo per la ricerca industriale, concernenti il trasferimento tecnologico verso le imprese, la ricerca collaborativa, la disseminazione dei risultati, la convegnistica connessa alla ricerca, utili a rendere efficaci le attività di ricerca nei confronti della produzione industriale.

 

CENNI STORICI

Rocca delle Caminate, situata nelle prime colline fra Forlì, Predappio e Meldola, a circa 400 m sul livello del mare, domina interamente le vallate sottostanti. La struttura originaria risale al X secolo. Fu infatti nel periodo medievale che prese forma in questa fascia collinare una linea di protezione e di controllo funzionale alla città di Forlì. Ancora oggi si riconoscono le direttrici visuali fra castelli e torri costruiti in modo tale da scambiarsi messaggi con bandiere e suoni (ad esempio Rocca delle Caminate, Rocca di Predappio Alta e Rocca d’Elmici) e contribuire alla difesa, sul versante a sud, delle terre controllate dai Signori di Forlì. Dopo un aspro periodo di contese, all’inizio del XVI secolo il territorio venne condotto sotto il potere dello Stato della Chiesa e da allora anche fra i crinali della collina forlivese si snodò una nuova frontiera che divideva Stato Pontificio e Granducato di Toscana e che durò fino all’Unità d’Italia. In questo contesto e alla luce del mutamenti di carattere politico e nella tecnica militare, i castelli andarono via via perdendo il ruolo per il quale erano stati attrezzati, lasciando sul terreno le vestigia delle antiche funzioni e diventando suggestivi ruderi.

Ormai ridotta a un rudere, tra il 1924 e il 1927 fu completamente ricostruita, secondo il corrente gusto neomedievale e donata a Benito Mussolini, che ne fece la propria residenza estiva. E’ stata acquisita dalla Provincia di Forlì nei primi anni Settanta.

Nel tempo ha ospitato membri della casa regnante, capi di stato e ambasciatori e nel 1943 è stata sede della prima riunione del Consiglio dei Ministri della Repubblica Sociale Italiana. Sulla torre riedificata venne installato un faro che emetteva un fascio di luce tricolore con una potenza di 8.000 candele, visibile a oltre 60 Km di distanza, a indicare la presenza del Duce all’interno della Rocca. Il castello, immerso in un parco di 8 ettari, è stato recentemente restaurato dalla Provincia di Forlì-Cesena, con il contributo erogato dalla Regione Emilia-Romagna a valere sui fondi POR FESR 2007-2013 – Asse 1 (Ricerca e Innovazione) per ospitare una delle sedi del Tecnopolo di Forlì-Cesena.

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