Alberto Conti (Wwf Forlì): “Servizio rifiuti, i costi di Hera e degli altri”

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Poiché Hera ci attribuisce “modesta conoscenza dei temi trattati” in tema di costi e tariffe sul servizio rifiuti vorremmo replicare dimostrando il contrario, aggiungendo che proprio Hera cita dati e statistiche secondo convenienza. Quando si fa una comparazione dei costi occorre utilizzare lo stesso parametro: i PEF (piani economico finanziari approvati da Atersir, costi cui Hera fa riferimento) sono al netto dei costi di accertamento, tariffazione, contenzioso (circa € 10 a testa), voci invece contenute nel piano industriale della nuova azienda in house.  Il costo attuale del servizio da noi indicato è comprensivo anche di questi costi. 

La comparazione dei costi netti del servizio porta a porta previsto nel piano della nuova azienda forlivese di Livia Tellus vede un dato sostanzialmente in linea con i costi degli altri gestori pubblici dell’Emilia-Romagna, mentre il costo attuale col servizio Hera risulta superiore del 19% rispetto al piano della nuova azienda e di circa il 15% rispetto agli altri gestori. Hera vanta di avere 300.000 abitanti serviti che hanno raggiunto il 75% di raccolta differenziata, parametro oggi superato. Occorre capire a quale platea e a quale periodo si riferisce. Probabilmente Hera si riferisce a dati del 2016 e forse a tutta la popolazione da essa servita, comprese Marche, Veneto e Toscana. Va sottolineato però che la recente legge regionale su rifiuti ed economia circolare ha sostituito il parametro di raccolta differenziata come criterio di giudizio di efficienza della gestione dei rifiuti col parametro di massima riduzione dei rifiuti che si inviano a smaltimento, perché troppo spesso le alte percentuali di RD sono ottenute trasferendo nei rifiuti urbani rifiuti speciali che già prima andavano a riciclaggio come tali, facendo crescere in modo spropositato la produzione dei rifiuti urbani. Confrontando i dati provvisori 2016 in nostro possesso, vediamo che il miglior Comune a raccolta stradale con calotta gestito da Hera, Minerbio, in provincia di Bologna, presenta 129 Kg per residente, e 89 per abitante equivalente, di rifiuti indifferenziati destinati a smaltimento, mentre Novi di Modena, comune porta a porta gestito da AIMAG, ne presenta 34 Kg per residente e 25 Kg per equivalente. Quindi una raccolta porta a porta gestita al meglio fornisce risultati 3,5 volte migliori rispetto alle migliori prestazioni dei Comuni gestiti da Hera col sistema a calotta da questa promosso. Inoltre il sistema porta a porta gestita al meglio è nettamente più economico di quello a calotta gestito da Hera, nel quale oltretutto le frazioni differenziate hanno una qualità inferiore di materiale conferito.
Riguardo agli investimenti in innovazione, spesso cofinanziati dalla Regione, HERA non specifica per quali progetti sono stati destinati, ma anche i sassi sanno che ha puntato tutto sullo sviluppo della raccolta stradale con sistema di tariffazione tramite calotta, il sistema meno efficiente che, può oltretutto continuare a riempire gli inceneritori con l’inquinamento che ne consegue.
La provocazione di Hera sulla nostra presunta mancata conoscenza dei dati è dunque smentita dalle suddette considerazioni basate su dati oggettivi, completi e confrontabili. Emerge semmai il contrario: la consuetudine di Hera di “giocare” con le cifre. Siamo comunque sempre pronti a rendere conto delle nostre posizioni e invitiamo Hera ad un confronto pubblico e trasparente su tutti i dati in nostro e loro possesso.

 

Natale Belosi Rete rifiuti zero ER

Alberto Conti Tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì

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