Ravenna capitale della portualità: Forum sulla sicurezza e la riorganizzazione dei Porti con Delrio

Gli interventi di Michele de Pascale, Stefano Bonaccini, Daniele Rossi e Graziano Delrio

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Ravenna è stata oggi – venerdì 26 maggio – per un giorno capitale della portualità italiana grazie alla sinergia tra Associazione Agenti Marittimi e Raccomandatari e Angopi-Gruppo Ormeggiatori che hanno organizzato nella nostra città – in mattinata al Palazzo dei Congressi di Largo Firenze – il Secondo Forum Nazionale sulla Sicurezza dei Porti in collaborazione con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e successivamente l’Assemblea Generale Federagenti per fare il punto sulla riorganizzazione dei Porti italiani. Presenti molti esponenti politici e grande attesa soprattutto per il ministro Graziano Delrio.

 

Il Secondo Forum sulla Sicurezza dei Porti è stato aperto dal saluto del Sindaco di Ravenna Michele de Pascale che ha ricordato la vocazione marittima della città fin dai tempi di Augusto e ribadito l’importanza della questione sicurezza nell’area portuale e nell’attiguo distretto chimico, rammentando come Ravenna abbia pagato un doloroso tributo di vite umane al lavoro portuale e visto esempi di eroismo. I riferimenti erano chiaramente alle vicende della Mecnavi del 1987 e a quella più recente della Gokbel, quando il Gruppo Ormeggiatori di Ravenna svolse un ruolo determinante per il salvataggio di molti marinai coinvolti nel drammatico incidente.

 

Dopo il Sindaco è stata la volta del Presidente della Regione Massimo Bonaccini, che ha definito Ravenna porto di riferimento della Regione Emilia-Romagna ma anche come uno dei porti guida di tutto l’Adriatico. Il Governatore dell’Emilia-Romagna ha ricordato i grandi risultati della regione, passata da un tasso di disoccupazione del 9 a un tasso del 6,9% in meno di due anni, con il tasso di crescita più alto registrato in Italia, più alto anche della Lombardia. Ma per Bonaccini occorre non solo puntare alla piena occupazione, occorre anche puntare sulla buona occupazione e perciò il tema della sicurezza del lavoro è centrale.

 

Sempre a proposito della regione, il Presidente Bonaccini ha ricordato che l’Emilia-Romagna esporta 56 miliardi di Euro di prodotti all’estero ed è la sesta regione più attrattiva d’Europa, perciò tutte le piattaforme infrastrutturali che permettono alle merci di spostarsi e alle aziende di competere devono essere implementate. Fra queste, un ruolo centrale ha senz’altro il Porto di Ravenna per il quale servono scelte immediate per l’approfondimento dei fondali e per le altre opere logistiche non più rinviabili. Ha infine ribadito che la Regione si sta attivando d’intesa con gli attori locali per investire i 220 milioni assicurati dal governo in tale progetto.

 

 

Il Presidente di Autorità Portuale Ravenna Daniele Rossi si è riallacciato al discorso di Bonaccini sull’approfondimento dei fondali e sulle altre opere di logistica, cogliendo la sollecitazione a fre presto, dopo i tanti di mesi di stallo, e ha quindi assicurato che si sta lavorando alacremente per raggiungere il risultato in tempi brevi. Ma non ha dato una scadenza precisa.

L’obiettivo di AP – ha ribadito – è di assicurare un porto più funzionale, più efficiente e più sicuro. E a questo proposito ha parlato dell’imminente firma di due importanti Protocolli: uno sulla sicurezza del lavoro portuale nel Porto di Ravenna – sotto l’egida della Prefettura – che dovrebbe essere siglato a giorni e l’altro sulla creazione di una Centrale operativa VTS (Vessel Traffic System) nel Porto di Ravenna – dalla collaborazione fra Capitaneria di Porto e Autorità Portuale – per monitorare la navigazione e lo stato del porto e per garantire più sicurezza in tutte le fasi di arrivo, attracco e partenza delle navi, di sbarco e imbarco delle merci.

 

Sottolineato dall’applauso della sala gremita, la firma di questo secondo accordo è stata siglata in diretta dall’Ammiraglio Pellizzari e dal Presidente AP Ravenna Rossi.

 

In mattinata attesa per l’intervento del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio che poteva dire cose importanti sull’impegno del governo per la portualità italiana e in particolare per i dossier che riguardano il porto di Ravenna e la sua logistica. Un’attesa che non è andata delusa.

Delrio ha affermato – in sostanza – che un primo risultato positivo per Ravenna è stato raggiunto con l’avere ripristinato “la serenità e la collaborazione istituzionale” e con l’avere “salvaguardato i finanziamenti”. Ora quindi il porto di Ravenna potrà fare la sua parte fino in fondo sulle scelte più imporanti sul tappeto, a partire dal dragaggio dei fondali. A questo proposito il Ministro ha annunciato anche una semplificazione della norme sulle operazioni di dragaggio, fatto che dovrebbe consentire di accelerare le procedure anche per l’escavo dei fondali ravennati.

 

Per il Ministro il futuro della logistica italiana passa attraverso le comunicazioni via mare e via rotaia. “Voglio togliere dalla strada i camion per tratti sopra i 500 chilometri – ha detto – per questo bisogna puntare su navi e treni.” Come?  Per esempio, aumentando i pedaggi via gomma e abbassando le tasse per chi muove le merci utilizzando altri sistemi. 

Riguardo allo scalo ravennate il ministro ha affermato che a breve l’escavo dei fondali possa essere realtà. Insomma, parole rassicuranti. Naturalmente ora servono i fatti.

 

 

I convegni e gli eventi ad essi legati sono stati coordinati da Mauro Samaritani per il Gruppo Ormeggiatori e da Carlo Cordone per l’Associazione Agenti marittimi.

Angopi (Associazione Gruppi Ormeggiatori e Barcaioli Porti Italiani) raggruppa 62 Gruppi associati – tra cui Ravenna ovviamente – presenti in 91 porti italiani con un organico complessivo che ammonta a circa 850 unità.

Federagenti è la Federazione Nazionale degli Agenti Raccomandatari Marittimi e Mediatori Marittimi e opera su tutto il territorio nazionale attraverso le singole associazioni di categoria che coprono tutti i 144 porti italiani. Si tratta dell’unica associazione imprenditoriale del settore marittimo portuale.

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