“Estate in musica 2017”: a Pieveacquedotto di Forlì la musica senza confini del Trio Iftode

Appuntamento domani, 20 luglio, alle ore 21.00 nello spazio attiguo all'antica Pieve di Santa Maria in Acquedotto con brani da Strauss a Ennio Morricone

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Domani, giovedì 20 luglio, alle ore 21.00, nello scenografico spazio attiguo all’antica Pieve di Santa Maria in Acquedotto (via Brunotto, Pieveacquedotto di Forlì) per la rassegna “Estate in musica 2017”, il Trio Iftode terrà un concerto dal titolo “Musica senza confini”. 

 

Verranno eseguiti brani di: Carlo Brighi (Zaclén), Secondo Casadei, Romolo Zanzi, Ferrer Rossi, Johann Strauss, Franz Lehàr, Vittorio Monti, Maurice Jarre, George Enescu, Johannes Brahms, Pietro Mascagni, Enrico Toselli, Ennio Morricone, Nino Rota.

 

Durante il corso della serata Gabriele Zelli proporrà aneddoti divertenti sulla Romagna e i Romagnoli, mentre componenti del Gruppo Astrofili Forlivesi mostreranno le meraviglie del cielo attraverso i loro telescopi. Durante il corso della serata sarà possibile visitare la chiesa recentemente riaperta al culto, dopo un importante intervento di restauro, e destinata ad attirare turisti alla ricerca di luoghi simbolo del nostro territorio, essendo un’antica pieve che sorge sul luogo, secondo la tradizione, dove passava l’acquedotto di Traiano, da cui il nome dell’edificio religioso e della frazione.

 

LA CHIESA

 

La chiesa attuale è stata edificata nel XIII secolo sui resti di una più antica di origine bizantina e nell’aspetto riprende i motivi dello stile romanico lombardo ricordando, in alcune parti, l’abbazia di San Mercuriale.

 

Il campanile ha una base quadrata e dalle linee generali sembra possa essere databile attorno all’anno mille, mentre le strutture superiori è probabile che risalgano alla fine del 1200. La bifora che lo caratterizza presenta elementi singolari: si tratta di una doppia colonna, in marmo greco, di cui una intrecciata intorno all’altra. All’esterno, sul sagrato della chiesa, si trova una colonna di marmo grigio, di epoca romana, databile al IV secolo dopo Cristo.

 

Non se ne conosce esattamente la funzione, ma sembra possa essere un segnale militare o più semplicemente, secondo alcuni studiosi, una pietra miliare che sorgeva sul corso della via Emilia. Spostata dalla sede originaria, venne capovolta e utilizzata per incidervi un’altra scritta. Quella originale risalente al periodo tra il 328 e il 332 è visibile ancora oggi nella parte bassa e fa riferimento all’imperatore romano Flavio Giulio Costanzo, meglio noto come Costanzo II, quella incisa successivamente, dopo il 350, fa riferimento all’aspirante imperatore romano Flavio Magno Magnenzio.

 

Il tutto forma un monumento da conoscere e valorizzare e in questo contesto si inserisce l’inziativa di giovedì sera, promossa dalla parrocchia di Santa Maria in Acquedotto, dal locale Comitato di Quartiere e dall’Associazione Culturale di Pieveacquedotto.

 

INFO

 

Partecipazione libera.

Per informazioni 3386462755.

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