Ambiente, istituito il tavolo tecnico per il monitoraggio dell’inceneritore Mengozzi di Forlì

Insieme Regione, Arpae, Ausl della Romagna, Comune di Forlì, Università di Bologna e la società Mengozzi. L'assessore Gazzolo: "Esperti al lavoro per garantire livelli sempre più alti di performance ambientali e darne tarsparente informazione ai cittadini"

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Analisi sul sistema di combustione, sugli impatti degli scarichi e sulla gestione dell’impianto per controllare e ridurre ulteriormente le emissioni di polveri, ma anche campagne di informazione e trasparenza. E’ quanto prevede il protocollo d’intesa sull’inceneritore di Forlì, che riunisce Regione (Servizio giuridico dell’ambiente, rifiuti, bonifica sei siti contaminati e servizi pubblici ambientali), Arpae, Ausl della Romagna, Comune di Forlì, Università di Bologna (Dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali, Dicam) e la società Mengozzi.

È la qualità ambientale il tema centrale su cui puntano la propria attenzione istituzioni e comunità scientifica, impegnate a garantire la sicurezza del funzionamento dell’impianto forlivese, oggi autorizzato a trattare 32 mila tonnellate all’anno di rifiuti speciali sanitari, rispetto al quale la Giunta regionale, nel dicembre scorso, ha approvato la Valutazione di impatto ambientale, insieme alla nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia).

L’intesa è stata firmata ieri a Forlì dall’assessore regionale alla Difesa del suolo e Politiche ambientali, Paola Gazzolo, dal sindaco di Forlì, Davide Drei, dal direttore generale di Arpae, Giuseppe Bortone, dal direttore del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl romagnola, Raffaella Angelini, dal direttore del Dicam, Alberto Montanari, e dal consigliere delegato della Mingozzi, Milena Mugnai, accompagnata dall’amministratore delegato Gianfranco Piras. Presente anche il consigliere regionale Paolo Zoffoli.

“La presenza di esperti che appartengono agli enti di controllo – spiega l’assessore Gazzolo -, alle istituzioni, all’università e all’impresa permetterà il necessario approfondimento degli aspetti tecnici, a dimostrazione dell’elevata attenzione prestata alle richieste e alle istanze della popolazione. Lo faremo con una modalità innovativa frutto della disponibilità volontaria a ricercare le migliori tecnologie e le performance ambientali più elevate, anche in tema di controlli, e darne trasparente informazione ai cittadini”.

L’accordo segue quanto stabilito nel dicembre scorso dopo l’approvazione della valutazione di impatto ambientale dell’inceneritore. Nel documento, si prevedeva l’istituzione di un Tavolo tecnico scientifico (TTS), con l’obiettivo di supportare il Comitato tecnico permanente, già istituito per valutare i risultati dei monitoraggi sulla qualità dell’aria e delle visite ispettive. Il tavolo tecnico, nel dettaglio, ha il compito di verificare il sistema di controllo dell’impianto e la gestione della combustione e post-combustione, della generazione di vapore e del sistema di raffreddamento dei fumi; realizzerà poi campagne di indagine mirate a far conoscere gli standard operativi adottati nei processi produttivi, i valori delle emissioni ed immissioni e le misure di controllo e intervento, nella logica di un continuo miglioramento della sicurezza e della qualità ambientale.

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