Pastori e formaggi a GiovinBacco 2017 con Slow Food. A Franco Lecca il premio “bdòcc d’ör”

Più informazioni su

Il fil rouge della significativa attività di Slow Food Ravenna a GiovinBacco 2017 è quello legato ai temi ambientali ed economici della transumanza, della pastorizia, dei pastori e dei formaggi nell’ambito di un progetto che l’associazione porta avanti da alcuni anni per la tutela del paesaggio e dei produttori del nostro Appennino. Alcuni pastori saranno infatti presenti nella postazione Slow Food in Piazza Kennedy a Ravenna e Slow Food proporrà al pubblico di GiovinBacco il 27, 28 e 29 ottobre anche una buona selezione di formaggi italiani e romagnoli. 

Un importante convegno sarà organizzato da Slow Food al Circolo Ravennate e dei Forestieri (in Via Corrado Ricci 22 a Ravenna) sabato 28 ottobre alle ore 10.30. “Transumanze, storie di uomini, animali e paesaggi. Un viaggio tra parole, sapori, suoni e immagini” è il titolo dell’incontro, a cui partecipano:

  • Raffaela Donati Presidente Slow Food Emilia-Romagna
  • Laura Giorgi Vice Presidente Slow Food Emilia-Romagna
  • Alfredo Marchetti Veterinario Ausl Romagna e Pastore
  • Franco Lecca Pastore
  • Salvatore Panu Musicista e Ricercatore
  • Giancarlo Russo Docente Master Slow Food Italia
  • Mirco Bagnari Consigliere regionale Emilia-Romagna.

In particolare Laura Giorgi presenterà la ricerca su pastorizia e transumanza in Emilia-Romagna che ha ispirato l’itinerario 2017 del progetto di Slow Food Su per Terra.

Al termine del convegno si terrà una degustazione di formaggi.

 

La Cena Transumanza e Formaggi

Lunedì 30 ottobre alle ore 20.30 presso l’Agriturismo Martelli in Viale Spinelli 10 a Borgo Montone di Ravenna, Slow Food organizza nell’ambito di GiovinBacco 2017 la Cena Transumanza e Formaggi. La cena è ispirata a Menu for Change una campagna di Slow Food che invita tutti ad agire in prima persona per salavguardare l’ambiente e preservare il pianeta dagli eventi catastrofici legati ai cambiamenti climatici. È la prima campagna internazionale che lega il cambiamento climatico alla produzione e al consumo di cibo. Per cambiare la cose possiamo partire dal nostro cibo, dice Slow Food. Per questo viene proposta una cena a sei mani con prodotti locali e dei pastori: più freschi, più buoni, che fanno bene alla salute!

Piatti e prodotti sono proposti da Osteria La Campanara di Pianetto di Galeata e Osteria dei Frati di Roncofreddo oltre che dall’Agriturismo Martelli di Ravenna. Il menù prevede un aperitivo di benvenuto con piccolo assaggio di prodotti della pastorizia. Poi il “Pascolo della transumanza”: frittata con erbette di campo, misticanza, rape, funghi, formaggio di fossa e aceto balsamico (Osteria dei Frati). A seguire il “Tortello ripieno di formaggio caprino e bieta di campo con pancetta croccante” (Agr. Martelli) e la “Pancia di vitello ripiena accompagnata da cipolla dell’acqua di Santarcangelo” (La Campanara). Poi il dolce, i vini di GiovinBacco e l’acqua Lurisia.

Costo: €. 35,00 per i soci Slow Food, €. 39,00 per i non soci. Prenotazione: entro venerdì 27 ottobre 2017. Info e prenotazioni: 335 375212 / slowfoodravenna@gmail.com

 

Il premio È bdòcc d’ör, “il pidocchio o cozza d’oro”

Durante la serata del 30 ottobre viene consegnato È bdòcc d’ör “il pidocchio o cozza d’oro”, un riconoscimento assegnato da GiovinBacco ogni anno al personaggio che ha saputo valorizzare il territorio, la cucina e i prodotti d’eccellenza della Romagna. Quest’anno il riconoscimento va a Franco Lecca, pastore di Tredozio.

Questa la motivazione del premio a Franco Lecca, pastore a Tredozio (FC): “Una vita da “Casaro Resistente”, pastore custode del territorio e della biodiversità che non si limita alle razze animali o ai tipi di pascolo, ma riguarda anche i formaggi. Perché produce solo con latte crudo che è l’espressione della piccola produzione artigianale, che è poi quella che fa l’eccellenza: un formaggio vivo, dal sapore e dagli aromi complessi e di forte carattere.”

FRANCO LECCA, CÀ DE MONTI E LE GUIDE – Cà de Monti è sull’Appennino tosco romagnolo a 700 metri sul mare e con un’estensione 250 ettari fra pinete, castagneti e boschi misti. Qui si è incontrata la passione per madre terra di due uomini dallo stesso nome Franco e Gianfranco. Per anni hanno coltivato separatamente il culto per il naturale, il vero, l’autentico ed ora si sono incontrati. Gianfranco ha salvato e vitalizzato coltivato il territorio e la sua storia autenticità, Franco si è dato all’allevamento di pecore, capre, maiali e la loro trasformazione in eccellenti prodotti, assolutamente naturali. Sono nate così due realtà integrate e irrepetibili: l’Agriturismo Cà de Monti e l’Azienda Agricola con la Fattoria le Guide.

Si narra che Cà de Monti fosse un antico punto di ristoro. Il Monte Busca, tra Tredozio e Portico, sicuramente era un punto di passaggio e la Via Francigena non era molto distante. In due casolari ottocenteschi sorge oggi l’agriturismo Cà de Monti e, poco distante, la Fattoria Le Guide: due realtà nate per dare la massima espressione al desiderio innato di conservare il territorio e le tradizioni di Franco e Gianfranco, che viene tradotta da Carlotta in un’ottima cucina genuina. Campi, castagneti e boschi circondano per 250 ettari l’agriturismo.

Qui vengono allevate capre e pecore: grazie alle capacità casearie di Franco e Dario Lecca in Fattoria si producono circa trenta tipi di formaggi. A Le Guide vengono salvaguardate le antiche tradizioni pastorizie e le greggi vengono condotte nei pascoli spontanei ricchi di erbe aromatiche. Lecca ha recuperato anche il metodo antico di allevamento di un maiale storico – il Porco nero cintato d’argento – che in passato era molto sviluppato in zona, denominandolo Cinto Valtramazzo.

Più informazioni su