Unione universitari Forlì: “Il numero chiuso non funziona, i posti restano vacanti”

Lettera al rettore Francesco Ubertini e al preside della scuola di Scienze politiche, Paolo Zurla, bocciando "una scrematura priva di qualsiasi logica affidata solo in minima parte alla preparazione"

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La filosofia del numero chiuso e’ “fallimentare”, tanto che, in alcuni casi non si e’ nemmeno raggiunto il numero programmato ed e’ stato necessario lanciare un bando straordinario. L’Unione degli universitari di Forli‘ scrive al rettore dell’Alma Mater di Bologna, Francesco Ubertini, e al preside della scuola di Scienze politiche, Paolo Zurla, bocciando “una scrematura priva di qualsiasi logica affidata solo in minima parte alla preparazione”. 

L’universita’, sostiene l’Udu, e’ “un luogo di formazione accessibile e pubblico” e l’ammissione “non puo’ essere subalterna ad alcun test ma deve invece essere libera”. Anche perche’ le prove “non sono attendibili” e non rappresentano un “metodo meritocratico”, bensi’ “trasformano gli studenti in numeri senza mostrarne il potenziale individuale affidando tutto al tempo necessario per riempire quelle crocette”.

Il dissenso dell’Udu al numero chiuso e’ una “costante”, cosi’ come “il tentativo di riportare l’Universita’ pubblica a quando pubblica lo era per davvero”. Confortato dalla sentenza del Tar del Lazio contro la Statale di Milano: “Oltre che sbagliata la scelta del test e’ anche illegittima”. Con il nuovo accademico, prosegue l’Unione con riferimento a Scienze politiche, i posti messi a disposizione con numero programmato per le matricole nei diversi corsi di laurea “non sono stati totalmente riempiti”. Dati alla mano, l’anno scorso gli immatricolati al corso di Scienze internazionali e diplomatiche erano 530, quest’anno meno di 430. Dunque il test “ha concesso praticamente l’iscrizione di tutti coloro che lo hanno effettuato nelle sessioni di aprile, luglio e agosto”. E c’e’ stata la necessita’ di indire un bando straordinario di 89 posti al fine di coprire le immatricolazioni.

Stessa politica per i corsi con sede a Bologna di Scienze Politiche, Sociali e Internazionali. Insomma “il numero chiuso non funziona ma anzi danneggia l’Ateneo che vede un calo delle iscrizioni”. Senza dimenticare i ragazzi “costretti a muoversi tra le regioni d’Italia per poter effettuare il test” e le “modalita’ poco chiare della prova”.

Il numero programmato, conclude l’Udu. “non funziona e non funzionera’ mai”, da qui la richiesta al rettore di “ammettere tutti i ragazzi iscritti al test selettivo proposto dal bando straordinario” e l’abrogazione della previsione restrittiva.

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