Perseguita un coetaneo e la sua famiglia per gelosia per la ex: 14enne di Forlì in carcere minorile

Il ragazzo si è reso protagonista di numerosi atti di stalking e di persecuzione verso il coetaneo, che stava frequentando una ragazzina, sua ex, e verso i suoi famigliari

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Forlì hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare con collocamento in istituto penale minorile, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale per i minorenni di Bologna, nei confronti di un quattordicenne italiano, residente a Forlì, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di un coetaneo.

Dalla fine di settembre i Carabinieri si sono occupati di uno studente di 14 anni che, in diverse circostanze, era stato avvicinato, minacciato e picchiato dal coetaneo. La vicenda nasceva da insulti e minacce che la vittima riceveva sul suo profilo su un social network, a seguito della sua frequentazione con una ragazzina, che in passato aveva avuto una relazione sentimentale con l’autore.

La questione, ben presto, si era fatta più seria poiché più volte il responsabile aveva aspettato la vittima all’uscita di scuola, organizzando delle vere e proprie spedizioni punitive con l’ausilio di altri ragazzi. Le reiterate minacce e molestie cagionavano un costante grave stato di paura nella vittima, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita, fino a richiedere anche l’intervento dei genitori che hanno dovuto assistere il proprio figlio nei suoi spostamenti, rimanendo a loro volta coinvolti negli atteggiamenti prevaricatori dello stalker, anche davanti la scuola, alla presenza di altre persone, tra cui insegnanti e davanti ai luoghi pubblici frequentati dal giovane.

L’impavido autore non ha infatti avuto alcuna remora ad inseguire la vittima, rincorrendolo fin dentro l’istituto scolastico dove aveva trovato rifugio dopo la scuola, venendo allontanato dal personale scolastico e minacciare di morte il genitore (padre) che attendeva il figlio. Pedinava anche la vittima nei suoi spostamenti, venendo avvistato anche davanti il cinema dove il ragazzo si era portato con altri amici, per poi minacciarlo mentre veniva soccorso dal fratello maggiore e dalla madre, a loro volta divenuti vittime di insulti e pesanti minacce. Nella circostanza, la donna veniva anche strattonata e gravemente minacciata, dopo che avevano trovato rifugio all’interno dell’auto che colpiva con pugni e da dove cercava di tirare fuori il giovane.

I Carabinieri, vista la gravità dei fatti, le modalità delle condotte, l’atteggiamento di prepotenza e prevaricazione nei confronti del minore e degli adulti, dello spregio del proprio operato, più volte manifestato, dopo aver raccolto le diverse fonti di prova e le testimonianze di quanti avevano assistito ai fatti, richiedevano ed ottenevano la misura cautelare, che eseguivano affidando il responsabile ad una struttura indicata dal Centro per la Giustizia Minorile, con divieto di allontanamento per alcun motivo.

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