Mancato rinnovo del contratto: operai agricoli e florovivaisti in sciopero venerdì 22

I sindacati organizzano un presidio dalle ore 10.30 davanti alla sede di Confagricoltura a Forlì (Corso della Repubblica 45) e spiegano le ragioni della mobilitazione: "Due anni di trattative a vuoto"

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Due anni di trattative a vuoto con l’unico obiettivo delle controparti di annullare regole sull’orario di lavoro, diritti in tema di riassunzione, inquadramenti e salario. Le Organizzazioni sindacali, nonostante le disponibilità dimostrate a recepire le esigenze delle Organizzazioni professionali nel modificare diritti e tutele già consolidate nei contratti precedenti, hanno dovuto registrare comunque una indisponibilità a chiudere la vertenza contrattuale. Un atteggiamento grave e irresponsabile che umilia i 5000 lavoratori agricoli che da due anni sono senza il rinnovo del contratto. I lavoratori delle aziende agricole private, di allevamenti avicoli e suinicoli, incubatoi, vivai, serre, fungaie, macelli privati, magazzini ortofrutticoli privati, hanno diritto ad un contratto dignitoso.

 

Giovedì 30 novembre le Organizzazioni Sindacali del settore agricolo FLAI, FAI e UILA di Cesena, Forlì e Rimini da una parte e le Organizzazioni professionali Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltori dall’altra, si sono incontrate per trovare un punto di intesa per rinnovare il Contratto integrativo interprovinciale dei lavoratori delle aziende agricole private che interessa oltre 5000 addetti.

Le Organizzazioni sindacali, nonostante le disponibilità dimostrate a recepire le esigenze delle Organizzazioni professionali nel modificare diritti e tutele già consolidate nei contratti precedenti, hanno dovuto registrare una indisponibilità a chiudere la vertenza contrattuale con richieste inaccettabili.

Purtroppo ancora una volta le Organizzazioni Sindacali si sono trovate di fronte ad un atteggiamento irresponsabile da parte delle associazioni datoriali, con continue richieste di ulteriori pesanti modifiche e peggioramenti della normativa attualmente in vigore, fino alla destrutturazione di alcuni capisaldi riguardanti l’orario di lavoro, il diritto alla riassunzione, gli inquadramenti e le retribuzioni dei lavoratori. 

Un atteggiamento inaccettabile non solo verso le organizzazioni sindacali ma soprattutto verso i lavoratori, verso la fascia più debole e precaria del mondo del lavoro che da due anni lavora senza avere avuto il rinnovo del contratto. I lavoratori e le lavoratrici hanno diritto al contratto, come l’agricoltura ha bisogno di braccia per lavorare.

I lavoratori delle aziende agricole private, di allevamenti avicoli e suinicoli, incubatoi, vivai, serre, fungaie, macelli privati, magazzini ortofrutticoli privati, hanno diritto ad un contratto dignitoso.

Il grave atteggiamento tenuto dalle Organizzazioni professionali avrà delle conseguenze con la proclamazione dello stato di agitazione che si svilupperà nelle prossime settimane insieme alla mobilitazione dei lavoratori del settore.

Venerdì 22 dicembre è organizzato un presidio dalle ore 10.30 davanti alla sede di Confagricoltura a Forlì (Corso della Repubblica 45) per il contratto, per i diritti, per un salario dignitoso, per condizioni di lavoro sostenibili. Flai, Fai, Uila chiedono ai lavoratori di aderire allo sciopero.

 

Arturo Zani (segretario Flai Cgil Cesena)

Serena Balzani (segretaria  Flai Cgil Forlì)

Mauro Rossi (segretario Flai Cgil  Rimini)

Francesco Marinelli (segretario Fai Cisl Romagna)

Alessandro Scarponi (segretario Uila Uil Cesena)

Alessandro Bandini (segretario Uila Uil Forlì)

Alessandro Mazza (segretario Uila Uil Rimini)

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