Obbligo vaccini, Matteo Angelini (E pur si muove Rimini): “Scuole chiuse? Faremo azioni legali’

I genitori che si battono per la libera scelta: "Nessuna comunicazione ufficiale dalle autorità sanitarie e scolastiche, quella del 12 marzo non è una data vincolante: tranquilli che i bimbi possano entrare"

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“Quella del 12 marzo 2018 non è una data vincolante. La legge 119/2017 non la prevede come tale. Non abbiamo avuto alcuna notizia da parte delle autorità scolastiche e sanitarie. Non credo che nessun dirigente scolastico si prenderà l’onere di lasciare un bimbo fuori dalla scuola senza alcun preavviso, nessuna comunicazione ufficiale. Siamo tranquilli che entreranno. Se dovesse accadere che lasciano qualcuno fuori, ne risponderanno in sede legale”. Lo ha detto – come riporta l’agenzia Ansa – Matteo Angelini, uno dei genitori dell’associazione ‘E pur si muove’ di Rimini, il gruppo nato con l’intento di coinvolgere e organizzare i cittadini della provincia che hanno deciso di attivarsi “per la Libertà di Scelta in campo vaccinale”, commentando la circolare del ministero della salute relativa alla posizione di bimbi di nidi e  scuole materne sprovvisti della certificazione dell’avvenuta vaccinazione o ancora non forniti della prenotazione in una Asl. 

Da oggi, lunedì 12 marzo, i genitori che fossero ancora sprovvisti della certificazione dell’avvenuta vaccinazione o ancora non forniti della prenotazione in una Asl rischiano infatti di veder negare l’entrata dei propri piccoli nelle aule di asili nidi e le scuole materne. Lo ha precisato il presidente dell’Anp, l’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, dopo la circolare Miur-Salute che ha fissato al 10 marzo il termine ultimo per la presentazione dei documenti. E dal 12 dunque – chiarisce l’Istituto Superiore di Sanità – si avvia il meccanismo messo a punto dalla circolare congiunta dei ministeri della Salute e dell’Istruzione che impone ai dirigenti scolastici l’obbligo di inviare, entro il 20 marzo, una comunicazione scritta alle famiglie dei bambini non ancora in regola con le vaccinazioni, invitandole a provvedere. 

 

Attivi fin dal 2016, quando contestarono la Legge regionale del novembre 2016 anche con un ricorso al Tar, molti genitori di ‘E pur si muove’ sono associati anche al Comilva, il Coordinamento del Movimento italiano per la Libertà delle vaccinazioni.
Anche sabato 10 l’assessore regionale alla sanità, Sergio Venturi, aveva comunque assicurato che per i pochi casi in regione di alunni e studenti non in regola con le vaccinazioni quella di lunedì 12 non è data vincolante, ma ci saranno altri 45 giorni per i colloqui con le Ausl. Solo dopo quel termine, se dovessero rimanere scoperti, scatterebbe il divieto di accesso alle scuole.

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