Politica. Giunta indagata, M5S deposita l’opposizione all’archiviazione “politici gregari di chi?”

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Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì, hanno depositato in Tribunale opposizione all’archiviazione del procedimento penale relativo al conferimento di un incarico esterno, da parte della Giunta, al geologo parmense Nicola Dall’Olio, già capogruppo del PD di Parma. La magistratura inquirente aveva richiesto l’archiviazione dell’indagine a carico della parte politica con le seguenti motivazioni: “Resta, comunque, un ragionevole dubbio che tali componenti dell’organo collegiale (Sindaco e Giunta n.d.r.) siano stati ignari dei profili di illegittimità dei provvedimenti amministrativi, in presenza di ‘personalità’ forti ed autorevoli, che li hanno condotti a determinate dichiarazioni di voto favorevole, tenuto conto soprattutto del ‘ruolo gregario’, svolto negli accadimenti”. 

I pentastellati sostengono che “La questione ha implicazioni politiche devastanti se interpretiamo letteralmente quanto scrive il PM, il Sindaco Drei e la Giunta sarebbero stati manovrati da persone terze, “forti ed autorevoli” nella nomina di Dall’Olio. Il nostro parere però è nettamente opposto: riteniamo questa nomina l’ennesimo regalo tra compagni di partito perpetrato in spregio alle regole del nostro ordinamento”. Vergini e Benini ribadiscono che “Delle due l’una: se trovassero conferma le conclusioni della Procura significherebbe che a Forlì vi sarebbe una non meglio precisata entità, con ”personalità forte ed autorevole”, che decide della cosa pubblica al posto di Sindaco e Giunta, assoggettati passivamente al punto tale da essere considerati “gregari”. Ma, vista la dinamica dei fatti, abbiamo il forte sospetto che tale nomina sia stata in realtà eseguita su precisa indicazione della politica locale. Nella nostra opposizione abbiamo chiarito ogni aspetto e fornito ulteriori elementi che, speriamo, possano portare a completare le indagini in maniera esaustiva”. I pentastellati forlivesi hanno concluso il loro intervento sostenendo che “L’incarico esterno, retribuito con 10.900 euro, fu assegnato senza alcuna procedura selettiva e con nomina proveniente direttamente dalla Giunta, che per legge non può indicare nomi. Il politico parmigiano, dipendente della Regione Emilia-Romagna, venne nominato per eseguire (esclusivamente al di fuori del normale orario di lavoro) un progetto finanziato dalla Comunità Europea denominato SOS4LIFE (Save Our Soil For Life) che aveva come obiettivo generale quello di contribuire all’attuazione su scala comunale degli indirizzi europei in materia di tutela del suolo e rigenerazione urbana con riferimento alle linee guida sulle migliori pratiche per limitare, mitigare e compensare l’impermeabilizzazione dei suoli”.

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