Dante. Un incontro a Forlì sul tentativo di Pasolini di riscrittura della Divina Commedia

Lunedi 28 maggio, alle ore 18, al Palazzo del Monte di Pietà, Cesare Pomarici relazionerà sul tema: “Intorno ai quarant'anni mi accorsi di trovarmi in un momento molto oscuro”

Più informazioni su

Nel 1963 – dopo la prima fase della sua esperienza cinematografica – Pier Paolo Pasolini mise mano alla Divina Mimesis, un tentativo di riscrittura della Commedia dantesca in chiave autobiografica. Dopo aver abbozzato i primi due canti dell’Inferno, la scrittura venne interrotta, per poi essere saltuariamente ripresa nel corso degli anni ’60.

A pochi giorni dal suo assassinio, l’autore decise improvvisamente di consegnarla alle stampe, così come era, frammentaria e incompiuta, apponendovi la seguente nota introduttiva: «do alle stampe oggi queste pagine come un “documento”, ma anche per fare dispetto ai miei “nemici”: infatti, offrendo loro una ragione di più per disprezzarmi, offro loro una ragione di più per andare all’Inferno».

Di questo parlerà domani lunedì 28 maggio, alle ore 18, nella sala Assemblee del palazzo del Monte di Pietà, a Forlì, Cesare Pomarici, con una conferenza sul tema: “Intorno ai quarant’anni mi accorsi di trovarmi in un momento molto oscuro”. Pomarici, classe 1992, laureato in Filologia Classica, svolge il dottorato di ricerca in Letteratura Italiana all’Università di Losanna. I suoi principali ambiti di studio sono la poesia italiana del ‘900 e i rapporti fra le letteratura greca antica e quella italiana contemporanea.

Più informazioni su