Musica. Reunion degli Zu in compagnia di Mats Gustafsson all’Area Sismica di Forlì

Il 24 giugno a partire dalle 20

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A sette anni dall’ultimo concerto insieme, la formazione originale degli ZU (Luca T Mai al sax baritono, Massimo Pupillo al basso elettrico e Jacopo Battaglia alla batteria) si ritrova insieme questa sera, 24 giugno, per uno show da non perdere. Il pretesto è la ristampa su vinile del mitico “How to raise an Ox” con Mats Gustafsson, edito dalla Trost Records. La serata aprirà la mini rassegna estiva musicale dell’Area Sismica.

Per oltre quindici anni, gli ZU hanno scardinato tutte le etichette affibbiate a vari generi musicali e hanno dato alla luce oltre quindici uscite discografiche edite da etichette come Ipecac, Atavistic e Headz (Giappone). Il loro amalgama matematico è costituito da metal, no-wave, noise ed elettronica e ha portato l’acclamato John Zorn a descrivere il loro sound come “una musica potente ed espressiva che cancella completamente ciò che la maggior parte delle band fa oggigiorno”. In corsa per il titolo di “la band più dura del mondo”, ZU ha tenuto più di 2.000 spettacoli in Europa, Stati Uniti, Canada, Asia, Russia, Messico e persino in Africa, in tournée con artisti del calibro di Mike Patton e Mats Gustafsson, condividendo il palco con Faith No More, Fantomas, The Melvins, Lightning Bolt, Sonic Youth, The Ex. Metafora vivente dell’eclettismo musicale, Mats Gustafsson è considerato in tutti gli angoli del pianeta come uno dei musicisti fondamentali del nostro tempo.

Gustafsson non si discute e non finisce mai di sorprendere, soprattutto per l’agilità con cui si muove tra poetiche estremamente diverse tra loro: dal noise ed energy al freejazz più minimale, fino a sconfinare in progetti ben più fruibili come la Fire! Orchestra. È fondatore anche dei The Thing, eletti da Encuesta tra le cinque migliori live band. Non meno importanti sono le sue collaborazioni, che lo vedono o lo hanno visto a fianco di musicisti come Joe McPhee, Otomo Yoshihide, Thurston Moore, Jim O’Rourke, Merzbow, Peter Brötzmann e tantissimi altri. Ha una voce ai vari sax (li suona tutti!) che può essere potentissima, cosa che gli ha donato una riconoscibilità universale, ma anche meravigliosamente delicata. Il suo solo non sfugge a queste sue caratteristiche uniche, una sorta di montagna russa sonora, che, in assenza di paracaduti, ci porterà dall’astrattismo più sognante a esplosioni adrenaliniche, fino a toccare vette di lirismo riservate a leggende come Archie Shepp o Albert Ayler. in caso di maltempo il concerto si terrà all’interno della sede di Area Sismica. Ingresso:15 euro.

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