Confindustria. Via al nuovo corso di Forlì Cesena con l’assemblea straordinaria

Tavoli tematici per costruire un'agenda condivisa per il nuovo presidente, da eleggere ad ottobre. Botta: "Basta egoismi, dibattito leale, con il dialogo e le regole ogni composizione è possibile"

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Parte con un’assemblea straordinaria, che si è svolta lunedì 9 luglio all’hotel Globus di Forlì, il nuovo corso di Confindustria Forlì Cesena caratterizzato da obiettivi condivisi e stretta relazione con l’associazione regionale e nazionale. “Il percorso che si è avviato – ha spiegato Floriano Botta, commissario e presidente pro-tempore di Confindustria Forlì Cesena – ha l’obiettivo di rispondere alle istanze degli associati che sono emerse nelle ultime settimane e vuole individuare collegialmente i nuovi obiettivi dell’associazione”. Nuove strategie e nuove modalità anche nell’operatività: partiranno dei tavoli tematici che produrranno un dossier con strategie e azioni segnalate dagli stessi imprenditori. Dossier che verrà consegnato alla nuova governance quando, a inizio autunno, verrà eletta grazie al nuovo statuto.  

Assemblea per la quale avevano chiesto il boicottaggio gli espulsi dall’Associazione. All’assise di lunedì, pero’, erano presenti quasi 200 associati, sui 330 totali, oltre a 91 deleghe, per un totale di 280 voti espressi.  

Il presidente Botta ha sottolineato durante il suo intervento le numerose e innovative iniziative messe in campo a favore delle imprese nelle ultime settimane, prova delle potenzialità inespresse del sistema produttivo e associativo che possono essere valorizzate grazie alla volontà e al lavoro comune. Tra le novita’ l’istituzione di alcuni tavoli di lavoro per condividere i futuri focus e obiettivi su tematiche quali ambiente e trasporti, da trasmettere alla nuova dirigenza. Con il percorso congressuale che dovrebbe terminare a ottobre con la nomina del nuovo presidente. L’obiettivo e’ tornare al dialogo come spiega Botta nel suo intervento. “L’Associazione vive un momento straordinario e ha bisogno della voce e del collegamento rafforzato con tutti gli associati”, conferma. Dunque “un ulteriore confronto per dare seguito alle conclusioni dell’assemblea dell’11 maggio”, da cui e’ emersa la richiesta di “un profondo rinnovamento e cambiamento. Ci avete detto che occorre voltare pagina e scrivere pagine nuove nella storia di Confindustria Forli‘-Cesena”, che “deve tornare a essere la casa di tutti gli industriali”, con un ruolo di interlocutore “credibile e propositivo” nel confronto con le Istituzioni e con tutta la societa’. Sul piatto quindi, l’approvazione del nuovo statuto, per cui il quale e’ concesso un lasso di tempo agli associati e l’impostazione di una “nuova agenda associativa”. 

Intanto l’Associazione non e’ stata ferma con un “ventaglio vario” di interventi, anche se, sottolinea Botta, “con la nuova governance” ci saranno “un respiro e una visione ben piu’ larga e strategica”. È possibile “costruire, con unita’ di intenti, un percorso di crescita e consolidamento associativo al cui avvio sono stato chiamato a dare un contributo di ordine e di riattivazione”.
  
Sulle note vicende dei dissidi all’interno dell’associazione, Botta ha dichiarato: “la nostra posizione è semplice e lineare, basata sul rispetto e accettazione delle regole della casa Confindustria, cui si aderisce accettandole volontariamente; dei suoi istituti di garanzia interna e delle sue decisioni. Questa è l’essenza della libertà e democrazia associativa. Su queste basi voglio ribadire che ogni dialogo è possibile e ogni composizione praticabile. Spero davvero che agli egoismi personali e prevaricazioni di pochi, si sostituisca un dibattito aperto e leale e una sintesi positiva e condivisa da tutti gli associati”. 

Certo, rimarca, “e’ triste constatare che una irriducibile e testarda contestazione giudiziaria su ogni nostra decisione e intervento rende vano ogni possibile sforzo ed iniziativa, proprio perche’ rifiuta e non riconosce questi principi e questi valori”. E infatti “per rispondere e superare strumentali e infondate contestazioni giudiziarie” oggi tocca “addirittura la convalida delle conclusioni dell’assemblea dell’11 maggio scorso”. Da oggi pero’, conclude, si puo’ “riattivare un circuito associativo virtuoso, per sollecitare partecipazione e impegno al servizio di tutte le aziende, per avviare un percorso inclusivo dove, agli egoismi personali e prevaricazioni di pochi, si sostituisca un dibattito aperto e leale e una sintesi positiva e condivisa da tutti gli associati. 
  
L’assemblea è stata anche l’occasione per adeguare lo statuto associativo ai principi della riforma nazionale di Confindustria così come la stragrande maggioranza delle associazioni locali ha già fatto negli anni scorsi. 
  
In chiusura è intervenuto il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini che, in dialogo con Alessandro Fontana del Centro Studi di Confindustria, ha esposto i dati dell’impresa nella regione e ha delineato le politiche e gli scenari futuri.

“Negli ultimi tre anni – ha affermato Bonaccini – la nostra regione è stata prima per crescita nel Paese, davanti anche alla lombardia e prima anche per quota procapite per export e siamo passati da un contributo di 11,5% al 13,5% del Pil nazionale. La novità per la nostra regione è l’attrattività, siamo diventati una delle prime regioni europee per capacità di attrarre gli investimenti prevalentemente per tre motivi: istituzioni che lavorano, propensione agli investimenti della nostra regione e un capitale umano che sa fare la differenza”.

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