Politica. Vestizione della salma, Ragni risponde alla Regione: “Spesa ingiustificata e macabra”

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Fabrizio Ragni, coordinatore provinciale di Forza Italia e capogruppo comunale Forza Italia Forlì, ha risposto al comunicato stampa diramato dalla Regione Emilia Romagna in merito alla vestizione della salma, chiedendo al Comune di concorrere alle spese.

Fabrizio Ragni (FI), che nei giorni scorsi aveva aperto il dibattito su questo tema innescando una girandola di commenti, non ci sta e non usa peli sulla lingua nel rispondere al comunicato diffuso dalla Regione ai mass media in merito ai costi di vestizione della salma: “La Regione Emilia-Romagna, che il 13 marzo scorso, con effetto il 23 luglio, ha demandato all’impresa di onoranze funebri lo svolgimento della vestizione dei defunti un tempo di competenza Ausl, non vuole assolutamente che si parli di ‘tassa sui morti’. E per ribadirlo s’è scomodata con un comunicato inviato ai mass media”.

“E noi replichiamo: di cosa si tratta altrimenti, se non di un ulteriore balzello, visto che le nuove disposizioni costano alle famiglie un minimo di 200 euro?” domanda Ragni perentorio, proseguendo la sua riflessione: “Non vogliamo chiamarla tassa? Ok, chiamiamola allora: nuova spesa, ulteriore ticket, un costo aggiuntivo e via dicendo, ma il significato è lo stesso. [] Con questo cambio di competenze i familiari dei defunti dovranno affrontare nuove spese, che si sommano alle molteplici voci di costo che per un funerale e tutto quello che vi ruota attorno sono da capogiro”.

E il capogruppo comunale di Forza Italia elenca: “Per seppellire un proprio caro oggi si deve spendere un minimo di 2-3 mila euro fino ad un massimo di 15 mila se si vuole celebrare il rito in pompa magna. Nei vari casi, sul normale cittadino pesano: la tassa per il rilascio del certificato di constatazione di decesso, i certificati di morte, i fiori e corone funebri, l’auto, i manifesti mortuari, il libretto delle firme fuori la chiesa, gli eventuali necrologi sui giornali, fino alla sepoltura con le tariffe applicate alla concessione dei loculi e l’illuminazione votiva. Per non parlare dei costi del trasporto della salma a favore della Tesoreria comunale e in caso di cremazione della salma dell’iscrizione a pagamento alla Società specializzata. Non vi basta?”: domanda allarmato Fabrizio Ragni, ricordando tramite nota stampa che sono state le stesse imprese di onoranze funebri del comparto, associate a Confartigianato Forlì, Cna Forlì-Cesena e Confcommercio Forlì, a ricordare che esistono nuovi addebiti per la vestizione e sono tutti a carico dei familiari.

“Giochi di parole a parte, invitiamo la Regione a guida Partito Democratico a (s)governare, lasciando ad altri, noi compresi, il diritto di critica e di espressione , che fino a prova contraria è ancora garantito nel nostro paese” -ha replicato infine Ragni- “E poi, più seriamente, visto che questo nuovo onere si aggiunge al costo complessivo del funerale e della tumulazione nonché al carico fiscale generale già rilevante (fra i più alti in Europa) che pesa sulle tasche dei nostri concittadini, chiediamo al Comune di creare un apposito fondo pubblico per sostenere a nome della collettività i costi della vestizione dei defunti ed evitare ai familiari dei defunti un ulteriore esborso che non riusciamo a definire in altro modo che: macabro ed ingiustificato”.

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