Fasciscmo. Sindaco di Predappio: “La mia città è altro da una maglietta incommentabile e da Tso”

Giorgio Frassineti si sfoga dopo il corteo di domenica per ricordare la marcia su Roma, che ha visto anche comparire una maglietta con scritto 'Auschwitzland' addosso a una militante

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Predappio “non vuole piu’ queste cose”, perche’ Predappio e’ altro da quella maglietta “incommentabile” e “da trattamento sanitario obbligatorio” e “se questa gente deve venire a fare certe cose, e’ meglio che se ne stia a casa”. Il sindaco di Predappio, Giorgio Frassineti, si lascia andare a un lungo sfogo dopo il corteo di domenica per ricordare la marcia su Roma, la manifestazione che ha visto anche comparire una maglietta con scritto ‘Auschwitzland’ addosso a una militante. E che vede la sua citta’ spopolare sul web e sui social per questo. 

Il primo cittadino, che rivendica un lavoro di anni per l’integrazione e per il sociale, ne ha per tutti, per Nicola Fratoianni di Leu, che ha praticamente chiesto al Governo di rimuovere il prefetto e il questore di Forli‘-Cesena, per il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, che ha rilanciato la delibera di giunta (in cui si richiede a chi vuole uno spazio pubblico di firmare una lettera nella quale si ripudia il nazismo e il fascismo). Al primo manda a dire che il prefetto Fulvio Rocco de Marinis, e il questore Loretta Bignardi “sono i piu’ bravi che ho conosciuto in nove anni da sindaco”, perche’ “ieri non e’ successo niente in una situazione che invece era pericolosa”. Sono “professionali e competenti”, aggiunge Frassineti, e le forze dell’ordine hanno fatto “un grandissimo lavoro”. Quindi chi chiede di valutare se mandarli via “vuol dire che si e’ alzato la mattina e ha parlato perche’ non aveva nulla da fare”.

Quanto alla delibera della giunta di Cesena “e’ un’ideona”, ironizza all’inizio, per poi precisare: “L’idea e’ condivisibile, non dico di no, ma non so se possa portare qualcosa nei fatti”.

Ma quindi non permetterete piu’ questo tipo di cortei in citta’? “Cultura – replica il primo cittadino di Predappio -, per evitare queste cose ci vuole la cultura, perche’ se ci fosse la cultura non si sarebbe vista quella maglietta da tso nella mia citta’. La cosa che mi da’ piu’ fastidio e’ che quella foto sia stata scattata qui”. Aggiunge poi, in mezzo a quella manifestazione “perche’ nessuno ha detto alla donna che la indossava di toglierla?”. L’unica via, insomma, “e’ quella difficile e lunga di istruire, di far capire”, ed e’ per quello che il sindaco dice di lavorare da tempo sul museo e il centro di documentazione sul fascismo e su tutti i totalitarismi, che ha sollevato diverse critiche. Quanto al fatto che alla militante che indossava la famosa maglietta Forza Nuova ha sospeso la tessera, Frassineti attacca: “Forza nuova non e’ assente da queste manifestazioni, e anzi, qualcuno quella maglietta l’ha stampa e ci avra’ riso. E, appunto, se si e’ senza cultura si stampano quelle magliette”.

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