AUTOMOBILISMO / Dakar, sesta tappa: continua l’avventura del Racing Team Le Fonti tra mille insidie

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Il Ford Raptor T2 del Racing Team Le Fonti, pilotato da Andrea Schiumarini ed Andrea Succi coadiuvati dal navigatore Massimo Salvatore, è giunto sino alla sesta tappa della Dakar 2019 che, come noto, si svolge a Lima, in Perù. I ragazzi forlivesi, partiti da Arequipa, hanno come destinazione San Juan de Marconaè per una prova speciale di 309 chilometri con 501 km di trasferimento. Dopo mille insidie, il Raptor T2 ha proseguito la sua corsa nonostante un gravoso problema al radiatore, con l’equipaggio che ha potuto contare anche sull’aiuto di alcuni tifosi per riprendere la via. 

Andrea Schiumarini, voce del team nella sfida affrontata dal Racing Team Le Fonti in Perù, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni alla stampa: “Non è stata una giornata facile, perchè il percorso presentava dune difficili da superare fatte di sabbia molto morbida. Per superarle abbiamo dovuto sgonfiare le gomme fino a 0,3 bar di pressione. Le dune del Tanaka invece erano di sabbia incandescente e l’aria era irrespirabile. Nell’abitacolo del Raptor ci saranno stati 50/60 gradi, era davvero caldissimo”.

E’ opportuno sottolineare che il RTLF si è classificato tra i primi quaranta nella prima parte di gara, piazzandosi al 27esimo posto. Un risultato del quale il terzetto romagnolo non può che andare fiero. Come accennato in apertura, il Raptor T2 ha subìto un problema al radiatore dell’acqua e, tra un rabbocco e l’altro, si è perso molto tempo. “Sul percorso c’erano decine di equipaggi con incidenti riportati sulle dune” ha proseguito Schiumarini nel suo racconto, spendendo due parole sull’aiuto dato ad alcuni concorrenti in difficoltà, dimostrando cuore che batte per la competizione e i motori: “Abbiamo fatto quello che potevamo per aiutare, tirando un Polaris bloccato nella sabbia con la corda. La Dakar è anche aiuto reciproco. E’ questo lo spirito migliore della gara. Non dimenticando mai che la gara è dura, durissima, e che c’è bisogno di tutto l’appoggio tra noi concorrenti”.

Alessandro Bucci

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