Epifania a Forlì. Domenica 6 “Zuppa di sasso” al Teatro Diego Fabbri con ingresso gratuito

Evento speciale per ragazzi e famiglie alle 10.45, al termine in Piazza Saffi la discesa acrobatica dal campanile di San Mercuriale della “Befana dei Pompieri” che distribuirà la tradizionale calza ai bambini

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Accademia Perduta/Romagna Teatri e il Teatro Diego Fabbri di Forlì, insieme al Comune di Forlì – Assessorato Quartieri e Partecipazione, organizzano uno specialissimo evento in occasione dell’Epifania 2019, un regalo per tutti i bambini e le famiglie della città. Domenica 6 gennaio, alle ore 10.45, andrà infatti in scena, a ingresso gratuito, “Zuppa di Sasso”, uno spettacolo divertente e poetico portato in scena da Danilo Conti della compagnia Tanti Cosi Progetti. Una fiaba che parla di superamento della diffidenza, del sospetto e della paura verso ciò o chi non si conosce a favore di un sentimento di apertura, unione e amicizia.

Le sorprese continueranno al termine dello spettacolo quando, alle ore 12.15 nella centrale Piazza Saffi, la “Befana dei Pompieri” farà la sua straordinaria discesa acrobatica dal campanile di San Mercuriale e distribuirà a tutti i bambini la tradizionale, golosa calzetta.

L’iniziativa ha un valore solidale: i tagliandi per ritirare la calzetta dell’Epifania potranno essere acquistati nel foyer del Teatro Diego Fabbri (aprirà alle ore 9.30) e il ricavato sarà devoluto al reparto Pediatria dell’Ospedale di Forlì.

In caso di maltempo, l’intera iniziativa, discesa acrobatica della Befana inclusa, si terrà ugualmente e avrà luogo al Teatro Diego Fabbri.

 

LO SPETTACOLO

Zuppa di sasso è una fiaba la cui ispirazione si perde nelle trame del tessuto popolare fitto di storie, racconti, aneddoti e che risale ad epoche in cui giramondo, vagabondi, soldati reduci da battaglie campali che tentavano di ritornare a casa, di solito a piedi e senza risorse, incontravano gli abitanti di villaggi sul loro percorso. Stranieri, sconosciuti che chiedevano ospitalità e ristoro e che alle volte con qualche espediente sapevano conquistare la fiducia degli abitanti dei luoghi che attraversavano, risvegliando in questi ultimi sentimenti e sensazioni dimenticate o sopite.

 

La storia della Minestra di sasso, fonte di ispirazione dello spettacolo, trasversale a diverse culture fiabesche, narra appunto di uno di questi viandanti che raggiunge un villaggio e non trova ospitalità per la paura e la diffidenza degli abitanti. Solamente attraverso un espediente riuscirà a saziarsi. Improvvisa un fuoco nella piazza del paese e, dopo aver chiesto in prestito una pentola, mette a bollire un sasso di fiume. La curiosità prende il sopravvento sulla diffidenza e ben presto tutti gli abitanti del posto desiderano aggiungere qualcosa, chi il sale, chi una verdura, all’ingrediente segreto che bolle in pentola.

In questa versione teatrale della fiaba, il posto dei personaggi umani viene preso da animali che simboleggiano differenti psicologie e attitudini: un vecchio lupo, ormai non più cacciatore, poi, galline, maiali, pecore, capre, cavalli, asini, cani, portano a turno vari ingredienti e infine si ritrovano attorno ad un camino in un convivio festoso. Non è infatti tanto nella figura del protagonista, umano o animale che sia, da ricercare il significato o la morale della storia, quanto in quello che questa figura è in grado di lasciare nei personaggi che restano. Ne sono trasformati, riscoprono sentimenti di unione, amicizia, felicità, leggerezza, che avevano dimenticato, abbandonato. L’attore attraverso l’utilizzo di oggetti e maschere interpreterà i differenti personaggi e li condurrà verso la festosa cena finale.

 

Ingresso gratuito. La biglietteria e il foyer del Teatro apriranno alle ore 9,30.

Informazioni: 0543 26355 – accademiaperduta.it

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