Cronaca. Giro di prostituzione e società vino per ‘ripulire’ incassi: arrestate tre persone a Forlì

Operazione dei carabinieri: altre quattro persone denunciate a piede libero

Più informazioni su

Gestivano un vasto giro di prostituzione per poi ‘ripulire’ i soldi incassati grazie a due società di import-export di vino, effettivamente operanti nel settore, con sedi a Forlì e Hong Kong. I carabinieri di Forlì hanno arrestato un donna cinese di 52 anni, ritenuta a capo dell’organizzazione, il compagno, un 55enne forlivese che svolgeva il compito di cassiere, e un’altra cinese di 56 anni che gestiva direttamente un centro massaggi, prostituendosi anch’essa: sono ai domiciliari, mentre altre quattro persone sono indagate a piede libero. 

Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono di sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento della permanenza di stranieri irregolari e autoriciclaggio. Le indagini, in corso da luglio dello scorso anno, hanno appurato che in un appartamento e nel centro massaggi, entrambi in centro a Forlì e ora posti sotto sequestro, da alcuni anni si prostituivano diverse donne cinesi, in parte irregolari, con un giro d’affari stimato in circa 240 mila euro all’anno.

Il gruppo provvedeva poi a ‘lavare’ gli euro così incassati scambiandoli con moneta cinese ceduta da connazionali presenti in Italia. Gli Yuan così ottenuti, tramite la società forlivese di commercio di vino, finivano sui conti correnti dell’omonima società cinese (il terzetto arrestato era socio in entrambe le imprese commerciali). Parte di questi proventi ritornavano poi in Italia come pagamento delle fatture emesse dalla società forlivese. 

Più informazioni su