Lutti. Il cordoglio del sindaco Davide Drei per la scomparsa di Romeo Rosetti

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«È con sentimento di profonda tristezza che abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Romeo Rosetti, storico segretario generale del Comune. Per oltre trent’anni è stato un punto di riferimento fondamentale dell’Amministrazione civica, come dipendente, in ruoli di dirigenza e in qualità di Segretario Generale». Così il sindaco di Forlì Davide Drei ha espresso il cordoglio proprio e della cittadinanza per la morte dell’ex segretario generale.

 

«Persona di alto valore professionale – prosegue Drei – di rigore etico e di assoluto senso del dovere, il Dottor Rosetti ha prestato servizio a cominciare dalle Amministrazioni comunali guidate da Icilio Missiroli per proseguire con le giunte di Angelo Satanassi, Giorgio Zanniboni e nei primi anni del mandato di Sauro Sedioli, esercitando un ruolo primario anche durante il periodo di gest ione commissariale. Un lungo percorso durante il quale Egli ha garantito presenza costante e assunzione di responsabilità in tutte le fasi della vita cittadina, mettendo a disposizione impegno e competenze anche situazioni complesse di riorganizzazione su scala territoriale, dalle aziende municipalizzate alla sanità».

 

Inoltre il primo cittadino ha descritto Rosetti come «Vero “civil servant” della comunità forlivese, stimato in tutti gli ambienti istituzionali, amministrativi, politici e nell’associazionismo, il Dottor Rosetti connotava la propria autorevolezza attraverso un gesto simbolico apparentemente semplice ma fortemente identitario, e cioè l’adozione della firma di atti, comunicazioni e missive con una penna di colore verde, particolare che rendeva le sue documentazioni immediatamente riconoscibili. Da evidenziare il suo servizio nell’associazionismo e nel volontariato, nella solidarietà, nel mondo culturale e musicale. Nato a Forlì nel 1926, Romeo Rosetti lascia i figli Carla e Vittorio. A tutta la famiglia va un abbraccio sentito e riconoscente a nome dell’intera collettività forlivese, accompagnato dalla testimonianza di partecipazione al lutto condivisa con tutti coloro che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato le qualità professionali e umane».

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