Politica. Petroni (FI)): “I problemi legati al degrado di Ronco Lido più gravi di quanto immaginavo”

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“Il botta e risposta fra l’esponente leghista Andrea Costantini e il coordinatore del comitato di quartiere Ronco Salvatore Pulizzi, in merito allo stato di degrado dell’area di Ronco Lido, mi ha incuriosito e interessato a tal punto, che, accompagnata da alcuni abitanti della zona, mi sono recata sul posto per rendermi conto di persona della situazione” afferma Elisa Petroni, componente del direttivo provinciale di Forza Italia e candidata alle prossime elezioni amministrative, che nei giorni scorsi ha visitato l’area di Ronco Lido e anche altre zone del Ronco, per confrontarsi con i residenti e conoscere peculiarità e criticità del quartiere.

“I problemi connessi al degrado di Ronco Lido – afferma l’esponente berlusconiana – sono più gravi di quanto potessi immaginare: al di là delle note questioni legate all’immobile, che un tempo era sede di un ristorante/pizzeria, sono rimasta impressionata dallo stato di totale abbandono del parco retrostante la struttura, che, pur presentando un degrado avanzato, nasconde una bellezza paesaggistica notevolissima che ad oggi purtroppo non è fruibile non solo dagli abitanti della zona, ma di fatto da tutti i forlivesi, che un tempo frequentavano questo suggestivo polmone verde, alla stregua di altri parchi presenti in città. Sembra paradossale che le amministrazioni che si sono susseguite alla guida della città abbiano investito con decisione sulla valorizzazione dell’area antistante il corso del fiume Montone con il parco Franco Agosto ed i funzionali percorsi pedonali e ciclabili verso Castrocaro Terme e, nello stesso tempo, abbiano dimenticato questo bellissimo parco ed il percorso fluviale verso Magliano, in evidente stato di degrado”.

Per quanto concerne le strutture di Ronco Lido, l’attenzione non può che cadere in primis su quel che resta dei campi da tennis, oggi appena visibili sotto una coltre di vegetazione spontanea, ma anche su un impianto fotovoltaico, adiacente agli spogliatoi, parte dei quali in disuso, in quanto un tempo al servizio dei tennisti, ma in parte funzionanti per i campi di calcio, tuttora attivi. “E’ triste constatare – continua Petroni – che sui pannelli in silicio sono cresciute erbacce di ogni tipo che ne impediscono ovviamente il funzionamento, che potrebbe essere funzionale ai servizi tuttora attivi”. Ma i problemi del quartiere Ronco non sono limitati all’area del fiume: altra emergenza è lo stato di incuria di piazza Berlinguer. “Qui fino a qualche anno fa – puntualizza Petroni con un pizzico di ironia – problemi di manutenzione non ce n’erano, forse perché era sede della locale Festa dell’Unità, ma da quando questo evento non viene più organizzato, sembra che l’amministrazione comunale si sia dimenticata di questa piazza, con un conseguente degrado nelle panchine e nella cura del verde”.

Altra questione alquanto curiosa sta nel posizionamento di grandi pini marittimi sui marciapiedi di varie strade del quartiere: una presenza che rende problematico il transito in sicurezza dei pedoni per lo spazio occupato da tali piante e che, con l’ingrossarsi delle radici ed i conseguenti mutamenti dei livelli del terreno, ha causato danni alle proprietà private. “Al coordinatore del comitato di quartiere – conclude Petroni – vorrei dire che ha ragione da vendere quando dice che sono 15 anni che la situazione a Ronco Lido è questa: non è una giustificazione, ma un’ aggravante dovendo essere, al di là delle lungaggini burocratiche e dei problemi connessi allo stabile in disuso, un compito del Comune vigilare o intervenire per un adeguato mantenimento del verde pubblico. In particolare e lo dico senza polemica, mi ha colpito, a testimonianza del totale disinteresse verso l’area, la corona di fiori secchi posizionata sulla targa commemorativa di Albo Sansavini, giovane partigiano ucciso a cui è intitolato il Parco, risalente , come minimo, a qualche decennio fa”.

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