Coldiretti Forlì-Cesena: “La Regione ha recepito le nostre proposte, ora più risorse”

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Stanziamento di risorse finalizzate all’attivazione di mutui e prestiti agevolati, previsione di sgravi contributivi e fiscali, moratoria sulle rate in essere di prestiti bancari, pressione sui ministeri interessati per accelerare il lancio del parassitoide in campo. Queste le richieste espresse da Coldiretti all’incontro del 28 agosto in Regione, dove è stato fatto il punto sull’emergenza causata dalle infestazioni di cimice asiatica.

“Siamo soddisfatti – commenta Coldiretti Forlì-Cesena – perché la Regione ha integralmente recepito le nostre proposte sull’emergenza cimice, necessarie al fine di tutelare una frutticoltura già in sofferenza per via di sfasamenti climatici, distorsioni di filiera e importazioni selvagge che inquinano il mercato. Ora è indispensabile creare le condizioni per passare immediatamente dalla fase propositiva a quella attuativa, sollecitando – come già richiesto dal nostro Presidente nazionale Ettore Prandini – una profonda modifica della Legge 102 relativa alle calamità naturali perché così come è strutturata è a dir poco inutile”.

La priorità, dunque, è rifinanziare subito il Fondo di solidarietà nazionale e ottenere le debite coperture dallo Stato, con un’azione di sensibilizzazione istituzionale coordinata e di filiera, perché il problema cimice non è solo un problema agricolo, ma anche economico e sociale. La cimice, infatti, rischia di ‘mangiarsi’ anche il futuro di migliaia di lavoratori, perché – è presto detto – se le imprese chiudono spariscono anche i posti di lavoro e l’emergenza, sinora confinata nei campi, diventa ben presto emergenza sociale. Per questo Coldiretti ha ribadito alla Regione la necessità di attivare da subito ogni procedura al fine di consentire agli imprenditori la possibilità di difesa attiva in attesa che scienza e ricerca riescano ad intervenire concretamente per debellare l’insetto asiatico.

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