Incendio Lotras a Faenza. Territorio forlivese scarsamente interessato dalle ricadute dell’evento

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Arpae e Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna informano che a Faenza le diossine sono rientrate alle concentrazioni di fondo tipiche di aree urbane. Il territorio forlivese, alla luce dei risultati, risulta scarsamente interessato dalle ricadute dell’evento.

Gli ulteriori dati ambientali disponibili, relativi ai campionamenti effettuati nella postazione di Faenza dal 12 al 14 agosto 2019, evidenziano un trend delle concentrazioni di tutti gli inquinanti monitoratiin diminuzione.

In particolare:

– è diminuita sensibilmente la concentrazione dell’idrocarburo policiclico aromatico Benzo(a)Pirene, che ora è 10 volte inferiore a quella rilevata nel campione dell’11 agosto, 50 volte inferiore al limite previsto dalla normativa italiana come media annuale e in linea con i dati rilevati periodicamente dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria;

– i valori di diossine/furani si sono ridotti di circa 10 volte (da 0,348 picogrammi WHO-TE/m3 a 0,046picogrammi WHO-TE/m3) e il composto più tossico risulta assente.

Sono ora disponibili anche i risultati delle analisi eseguite sul particolato prelevato dal campionatore posizionato a Forlì, che mostrano concentrazioni molto basse di Benzo(a)Pirene e di diossine/furani, ed evidenziano come le ricadute dell’incendio non abbiano interessato in modo significativo il territorio forlivese.

Il monitoraggio della qualità dell’aria sta comunque continuando e, all’inizio della prossima settimana, si deciderà come e se proseguire, anche in base ai primi risultati delle analisi in corso sulle matrici alimentari.

Si precisa che i campioni di matrici alimentari sono stati prelevati nel territorio faentino nella giornata di martedì 13 agosto, prima del verificarsi delle precipitazioni atmosferiche degli ultimi giorni e, quindi, prima del dilavamento della superficie dei vegetali.

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