110mila euro per illuminare i campanili? Cifra da investire per migliorare la nostra città.

È triste, giunti nel 2019, sentire da persone giovani come Rivalta, mio coetaneo e compagno di classe alle superiori, parole che spodestano il progresso e abbracciano solo slogan per stolti. È vero che in oltre vent’anni di Berlusconismo, farciti da migliaia di ore davanti alle reti mediaset, abbiamo tutti partecipato ad una grande maratona per vincere un po’ di ritardo mentale; non è però da ritenere una valida giustificazione.

L’attuale giunta, dopo aver scritto male una ordinanza “anti-degrado” grazie alla quale non posso più passeggiare nel centro storico in cui vivo bevendo dalla mia borraccia, si è prefissata di  “Valorizzare il territorio” oltre che “tutelare e promuovere le nostre tradizioni, le usanze e la nostra cultura”.

Si sono così presi 110.000€ (centrodiecimila euro!) e stanziati per illuminare dei campanili. Ora le domande sorgono piuttosto spontanee.
La valorizzazione del territorio si effettua illuminando i campanili?
Baluardo della nostra cultura è il compleanno di un ebreo?

Vorrei che ogni cittadino pensasse al modo in cui quella somma si sarebbe potuta investire per migliorare la nostra città.

Mi piace vedere Forlì come una città museale, universitaria e con una ricca tradizione enogastronomica ma è chiaro, puntare sulla cultura e la qualità è antitesi della più becera e populista politica sbandierata dal capitano e i suoi seguaci dalla poca personalità ed autonoma capacità di pensiero.

I migliori saluti
A.F.