La Cgil di Forlì a fianco dei giovani che manifestano per il clima. Tante iniziative promosse dal sindacato

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Questa settimana milioni di persone in tutto il pianeta si stanno mobilitando per il clima nel terzo Global Climate Strike. Una ‘Settimana per il futuro’, con iniziative volte a fare pressione sul vertice delle Nazioni Unite in programma per il 23 settembre a New York per fare il punto sulla situazione climatica del pianeta e sull’attuazione dell’Accordo di Parigi.

In Italia, sono programmate numerose iniziative durante tutta la settimana del futuro, che culmina

il 27 settembre con lo sciopero degli studenti medi e universitari.

La Cgil ha aderito alla “settimana per il futuro”, con una serie di iniziative, nazionali, regionali e territoriali volte a sensibilizzare la cittadinanza. Da lunedì 23 settembre sono in programma assemblee informative e volantinaggi nei luoghi di lavoro sull’emergenza climatica e la lotta per la giustizia climatica che proseguiranno anche dopo la data del 27 settembre.

La “settimana per il futuro” è un’occasione per informare e creare consapevolezza fra i lavoratori e le lavoratrici sul tema del cambiamento climatico, sulle drammatiche conseguenze che comporta per il nostro pianeta, sulla necessità di agire rapidamente e in modo radicale.

“La Cgil – spiegano dal sindacato – è sempre stata impegnata nel movimento per la giustizia climatica e continua ad esserlo nell’azione sindacale, nella mobilitazione e nelle alleanze con tutte le realtà, associazioni e movimenti impegnati nella nostra stessa battaglia, lo abbiamo fatto coinvolgendo esperti e associazioni alla Festa CGIL Forlì, lo facciamo oggi aderendo alla settimana di mobilitazione indetta da #FridayforFuture;  lo continueremo a fare con i tanti soggetti che nel territorio da anni stanno lavorando su questo tema”.

“Riteniamo dunque – aggiungono – che la  terza grande mobilitazione sul Clima prevista per venerdì 27 settembre con lo sciopero degli studenti medi ed universitari, sia l’occasione per far crescere la consapevolezza sui temi ambientali. La lotta per la giustizia climatica è innanzitutto una battaglia politica, sociale e culturale perché il riscaldamento globale ha gravi contraccolpi sui diritti umani, sulla giustizia sociale, sull’equità all’interno dei paesi, fra paesi e fra diverse generazioni e sul lavoro. È una lotta per la partecipazione, la democrazia e la piena occupazione”.

“Si tratta di una sfida – concludono – che investe ed investirà necessariamente il lavoro e che si dovrà accompagnare ad un percorso di tutele per garantire una giusta transizione che non scarichi sui lavoratori i costi sociali di queste scelte e nel contempo determini la nascita di nuove opportunità occupazionali. È una sfida che ci riguarda e che vogliamo affrontare da protagonisti nella consapevolezza che “non esiste un pianeta B”!”.

 

 

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