La Chirurgia 4.0 ospite della serata conviviale del Rotary Club Tre Valli di Forlì

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Il Rotary Club Tre Valli di Forlì attivo a servizio delle vallate del Montone, Bidente e Rabbi dal 2004, ieri sera ha tenuto una conviviale presso il ristorante il Laghetto di Castrocaro organizzata dalle Consorti. Relatrice la dottoressa Francesca Bazzocchi col tema: “Chirurgia 4.0 – la tecnologia nella mani di un chirurgo” dove la giovane ”chirurga robotica” ha presentato il suo importante impegno di medico in relazione anche alla proposta del service della Consorte del Governatore Angelo Andrisano, Donatella Servadei, finalizzato al finanziamento di un progetto di ricerca scientifica riguardante il tumore ereditario della mammella che sostiene economicamente una borsa di studio finalizzata a determinare come il tipo e l’esatta localizzazione della mutazione di BRCA 1 e BRCA2 influisca sul rischio di sviluppare la malattia, e molto importante, di individuare l’associazione tra tipo di mutazione BRCA1-2, le caratteristiche biologiche del tumore e la prognosi. Nel progetto studio preventivo oncologico del seno sono coinvolti le strutture e i reparti di oncologia della Regione Emilia Romagna da Parma a Rimini.

Una relazione scientifica di alto livello, introdotta con emozione da Daniela Orioli del ”comitato Consorti”, che non solo ha dato la giusta veste istituzionale alla serata, ma ha voluto e saputo dare anche un grande contributo dal punto di vista umano.

Francesca Bazzocchi (more solito del Rotary per ogni ospite relatore) è stata presentata col suo lungo ed eccellente curriculum che ha reso da subito ”la cifra” della serata. Attualmente primario di chirurgia addominale della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG) proviene dall’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì dove, per venti anni, si è occupata soprattutto di chirurgia oncologica dell’apparato digerente, malattie infiammatorie intestinali, della parete addominale e della milza, di chirurgia laparoscopica avanzata e robotica.

Durante la sua relazione la dottoressa Bazzocchi ha detto con grande umiltà nonostante l’ importante compito assegnatole per le sue capacità” di essere onorata di aver fatto parte a Forli dei 3 chirurghi pionieri in chirurgia generale forlivese” – Garcea, Zaccaroni e Bazzocchi – che hanno festeggiato nel 2018 il primo decennale con il robot ”DA VINCI” donato nel 2007 dalla Fondazione Cassa Dei Risparmi di Forlì all’Ausl di Forlì, e con dati di attività fortemente significativi: solo nei primi dieci anni sono stati effettuati oltre 1700 interventi.

Francesca ha parlato della Chirurgia 4.0 paragonandola alla rivoluzione industriale nelle varie tappe del suo divenire e che attualmente conta solo 114 macchine Da Vinci e 115 chiurghi generali in tutta Italia in grado di effettuare simili interventi, di cui i chirurghi robotici donna in Italia si contano su una mano. Robot al servizio della scienza medica che hanno un impatto costi molto alto, ma alti anche i benefici della ridotta degenza post operatoria e dei suoi costi.”Robot che sono il futuro, e che saranno sempre più mossi da mani femminili visto che circa il 75% degli iscritti attualmente al corso di laurea in Medicina sono donne” ha concluso la serata la dottoressa Bazzocchi con una giusta punta di soddisfazione.

I Rotary Club da sempre riuniscono persone impegnate, interessate a scambiare idee, a stringere legami professionali e d’amicizia e a partecipare a progetti di servizio alla comunità e come ha detto in conclusione il presidente Alberto Ridolfi “questa è una serata che ci onora e ci riempie di orgoglio, anche alla presenza di graditi ospiti di altri Rotary, il presidente del Rotary Forlì Rinaldo Biserni e consorte Patrizia, il presidente Rotary Galla Placidia di Ravenna Camillo Rapparini e consorte Annalisa ed il presidente eClub Romagna Tiziana Casadio, che hanno assistito assieme a noi ad una relazione nella quale l’amica dottoressa Bazzocchi ha ripercorso la propria carriera facendo capire che dietro all’eccellente ”medico chirurgo robotico” si cela una splendida donna, portatrice di sani valori umani oltre che l’indiscusso talento, che hanno sicuramente contribuito al conseguimento dei suoi obbiettivi, sempre con l’orgoglio di rappresentare al meglio le nostre eccellenze in ambito sanitario e che questa sera ha rappresentato al meglio anche la nostra Bandiera”.

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