Morrone (Lega): Chi fa polemiche pretestuose e propaganda è la classe politica dem dell’Emilia Romagna

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Chi fa polemiche pretestuose e vive di propaganda è la classe politica dem dell’Emilia Romagna – dichiara Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna. – Se ne faccia una ragione il segretario regionale Pd, Paolo Calvano, che è l’ultimo a poterci impartire lezioncine di bon ton politico e istituzionale. Se i provvedimenti che la Regione guidata da Stefano Bonaccini è riuscita a realizzare in questi anni sono solo l’obbligo vaccinale e l’abolizione del superticket, richiesto in precedenza da altre forze, mi sembra che siano davvero poca cosa. Per quanto poi riguarda l’autonomia, forse gli elettori dem non ne hanno memoria abituati come sono ai contrordini, ma la Lega di memoria ne ha. E ricorda benissimo l’ostilità del Pd emiliano romagnolo al messaggio autonomista, tanto che la Regione si è accodata solo ‘in zona cesarini’ alle richieste di autonomia di Lombardia e Veneto”.

“Tra l’altro, – continua Morrone – la favola che il modello di autonomia di Stefano Bonaccini sia diverso, anzi migliore degli altri fa parte della mitologia propagandistica dem. Chi ha letto e confrontato i vari progetti sa benissimo che le differenze sono davvero risibili. Sgombriamo poi il campo dalle solite illazioni piddine: l’autonomia propugnata dalle Regioni amministrate dalla Lega rientra nel dettato costituzionale, punta a superare l’attuale divario tra le varie Italie e a responsabilizzare tutte le amministrazioni regionali di fronte ai propri cittadini. Questa è l’unica strada per superare quella divaricazione tra le regioni che nessun governo, tantomeno quelli del Pd, ha cercato di colmare, mantenendo scientemente un’Italia di serie A e una di serie B”.

“Penso che Calvano, invece, – conclude Morrone – farebbe meglio a riflettere sulla deriva culturale imboccata nella nostra regione, dove il ‘sistema Bibbiano’ non è un ricordo, anche se si è cercato di cancellarne l’esistenza, dove le mafie italiane e straniere si sono saldamente insediate in questi anni, dove scandali e fallimenti hanno messo in ginocchio tante realtà. Una Regione che parla sempre di diritti, ma, guarda caso, dimentica troppo spesso i diritti dei cittadini italiani, i diritti delle famiglie formati da un padre e una madre, i diritti a vivere sicuri e liberi, i diritti a sostenere i principi basilari della nostra tradizione, della nostra cultura e della nostra civiltà. Crediamo, infine, che la Lega abbia dimostrato a tutti i livelli di saper amministrare bene e con grande lungimiranza e pragmatismo, esattamente come faremo in Emilia Romagna. Il Pd, al contrario, è in affanno ovunque e può vincere solo con i soliti giochi di palazzo”.

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