Cervia a Forlimpopoli unite per l’abolizione delle armi nucleari

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Lisa Clark, coordinatrice per l’Italia di Mayors for Peace/Sindaci per la Pace, ha tenuto un incontro nella Sala del Consiglio di Forlimpopoli, per riaffermare l’efficacia di azioni coordinate e “dal basso” per ottenere risultati per la Pace.

Michela Brunelli, assessora alla Pace di Cervia è intervenuta ricordando come nella scuola elementare di Montaletto, una frazione di Cervia, vi sia una pianta di ginkgo biloba nata dai semi dell’unico albero, che ora ha circa 200 anni, sopravvissuto alla bomba atomica di Hiroshima.

Sara Pignatari, assessora alla Pace di Forlimpopoli si è impegnata anch’essa a verificare la possibilità di entrare a far parte di Mayors for Peace. Ad essa si è unita la sindaca, Milena Garavini che ha invitato tutti a partecipare alla Marcia della Pace della Romagna, giunta alla sua sesta edizione, in programma domenica prossima, con partenza a piedi, alle ore 10, proprio da Forlimpopoli.

L’esempio più recente delle azioni concrete dal basso che possono essere messe in campo è quello che ha portato, il 7 luglio 2017, all’approvazione da parte dell’Assemblea Nazioni Unite del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. Costituitasi nel 2007, in solo 10 anni, una coalizione di associazioni e organismi dislocati in ogni parte del globo, denominata ICAN, ha unito le proprie competenze e intelligenze e coordinato le proprie energie per redigere un testo di Trattato che è stato condiviso dalla maggior parte delle nazioni mondiali. Tale impegno è stato premiato con l’attribuzione, lo stesso anno, del premio Nobel per la Pace. Alla assegnazione del quale ha assistito la stessa Lisa Clark in rappresentanza di associazioni italiane partner di ICAN.

Con lo stesso metodo, anni prima, si era riusciti a far approvare il Trattato per la messa al bando delle mine antiuomo.

A volte anche la volontà di una singola persona può modificare il corso della storia. E’ il caso del tenente colonnello Stanislav Petrov, il generale russo che il 26 settembre 1983, non si fidò del sistema di allerta russo che segnalava un attacco atomico americano in atto. Per questo motivo non fece partire il contrattacco atomico sovietico. La sua decisione salvò letteralmente il mondo. A ricordo, ogni anno, quella data è diventata  Giornata Internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari.

Anche i singoli cittadini e le amministrazioni pubbliche possono fare la loro parte. Ad esempio possono aderire alla “Campagna Italia, ripensaci” approvando Odg e firmando petizioni affinché il governo italiano sottoscriva e ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. Infatti l’Italia, inspiegabilmente, non ha sostenuto il Trattato.

I Comuni poi, possono mettersi in rete e aderire a Mayors for Peace/Sindaci per la Pace, Ong promossa dal Sindaco di Hiroshima, che ha tra i suoi compiti “la cooperazione tra le città aderenti per promuovere l’abolizione delle armi nucleari”. In Romagna sono già 19 i comuni aderenti, ma molti altri potrebbero imitarli sull’esempio di Cervia, Lead City italiana.

 

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