Il premier Conte a Forlì lunedì 24 febbraio. La Cna: “Porterà con sè il decreto per il nostro aeroporto?”

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Nella giornata di lunedì 24 febbraio alle 16, il premier Giuseppe Conte sarà in visita a Forlì presso l’Aeroporto L.Ridolfi, dove si svolgerà un incontro dedicato allo sviluppo del polo tecnologico aeronautico di Forlì, un unicum a livello nazionale in ambito formativo e industriale.

“Grande aspettativa  per la visita del Premier: porterà con sé il decreto ministeriale per il nostro aeroporto?”, si chiedono da CNA Forlì Cesena. “Come sostenitori siamo certi che con la riapertura e rilancio dell’Aeroporto di Forlì la struttura diventerà un volano per tutta l’economia del territorio e oltre, viste anche le osservazioni e sollecitazioni che nei giorni scorsi fece il presidente di Ascom Ravenna dopo l’insediamento della nuova giunta Regionale in
Emilia-Romagna”.

“I dati sempre in crescita dei passeggeri – aggiungono da CNA -,(nel 20019 +4% un lungo trend incominciato nel 2012 che stima oltre 300 milioni di passeggeri nel 2035 in Italia) faranno sì che l’aeroporto Marconi arriverà molto presto al limite delle sue capacità senza tener conto quanto sia congestionato già oggi lo snodo stradale intorno ad esso, quindi in prospettiva, visto che in questo settore bisogna lavorare con molto tempo in anticipo, per le sue
caratteristiche il nostro scalo diverrebbe la seconda pista naturale di Bologna. Questo fatto è stato evidenziato addirittura già dieci anni fa dallo studio elaborato da Works, KPMG, Nomisma nel 2008 (atlante degli aeroporti Italiani). L’indagine rilevava come lo scalo di Forlì dispone di un sedime molto esteso con ampi
margini di ampiamento delle infrastrutture e con delle aree di potenziale sviluppo. Se colleghiamo tutti questi elementi ai solleciti che dal 2016 fa la UE agli stati membri invitandogli ad adeguare e ripristinare il prima possibile gli aeroporti sottoutilizzati in modo che in prospettiva potessero affiancare gli aeroporti sempre più congestionati allora siamo sulla strada giusta. La riapertura e lo sviluppo dello scalo diventerà un valore aggiunto delle offerte turistiche presenti all’interno del territorio e arricchirà ulteriormente anche quelle delle altre aree Regionali”.

“In questi lunghi sette anni – conclude la nota di CNA – il nostro Aeroporto è stato costretto a rimanere a terra, ma ora grazie ad un gruppo dei nostri imprenditori locali e dopo ingenti investimenti per la sua riqualificazione e ripristino è praticamente pronto per tornare a volare. Questo territorio non può più aspettare ciò che gli spetta di diritto. Ora il nostro Aeroporto merita e deve tornare a volare, fate presto!”.

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