Oltre 200 presenze all’incontro Cna Forlì-Cesena sulla legge di bilancio 2020

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Oltre 200 le presenze all’incontro promosso da CNA Forlì-Cesena per presentare alle imprese le principali novità della legge di bilancio 2020, giovedì 13 febbraio alla Fiera di Cesena. La serata è stata introdotta dal presidente provinciale di CNA Lorenzo Zanotti che ha messo sotto i riflettori i temi caldi per le imprese: “siamo soddisfatti per la conferma dell’aumento della deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali, questione per la quale CNA ha combattuto molto a livello nazionale: introdotta al 50% per l’anno di imposta 2019, salirà al 60% per il 2020, per arrivare al 100% nel 2022. Siamo tutt’ora sulle barricate per garantire il buon esito della vicenda articolo 10 / sconto in fattura, che dovrà trovare conferma nel decreto milleproroghe.

Le imprese soffrono per eccessiva burocrazia, tassazione, ma anche per l’incertezza che regna sovrana. Facciamo l’esempio dei bonus per le ristrutturazioni, che sono senz’altro positivi per le nostre imprese. Ad esempio, il bonus facciate al 90% porterà molto lavoro alle nostre imprese. Ma è mai possibile che ogni anno dobbiamo restare col fiato sospeso per sapere se e in quale misura verranno confermati? Se vogliamo far sì che siano effettivamente utilizzati, con interventi programmabili, occorre che siano resi almeno triennali. Un’altra spina nel fianco delle imprese sono gli appalti al massimo ribasso, una pratica vergognosa. La bassa marginalità a cui si deve lavorare e l’incertezza costante impediscono alle imprese di fare programmi di lungo periodo, di crescere.

La burocrazia è necessaria, ma deve essere proporzionale alle dimensioni dell’impresa. Inoltre, vogliamo far pagare il giusto anche alle multinazionali, che arrivano in un territorio, trovano quello che noi abbiamo costruito (forza lavoro, competenze, infrastrutture…) ma a quel territorio non restituiscono se non poco o nulla? Se continuiamo così, ci impoveriamo! Servono politiche a favore delle micro piccole medie imprese, che garantiscono la coesione sociale nel nostro paese. Per questa battaglia, occorre essere il più uniti possibile”. Sono, quindi, seguite le presentazioni degli esperti: Fabio Bianchi, responsabile CNA Cittadini; Marco Roncoroni, responsabile CNA Servizio Paghe e Maurizio Zoli, responsabile CNA Servizio Fiscale, seguite dallo spazio per presentare domande e chiedere chiarimenti, con numerose domande dal pubblico.

CNA Forlì-Cesena

Le conclusioni, quindi, sono state affidate al direttore generale di CNA Forlì-Cesena Franco Napolitano: “è importante evidenziare come questa legge di bilancio sia anche il frutto del lavoro fatto dalla CNA nei suoi vari livelli, sia sotto forma di proposta che di critica. Ma non ci fermiamo qui. Quello che stiamo chiedendo fortissimamente è unasemplificazione del fisco: c’è troppa confusione, troppe leggi, spesso non sappiamo nemmeno qual è l’organismo di controllo! Occorre fare ordine, chiediamo testi uniciche siano chiari e comprensibili per le imprese. Un’altra battaglia che stiamo facendo è quella per affermare una volta per tutte che non può esistere la retroattività delle norme! Ma non è finita qui: da una nostra analisi emerge che, se lo stato fosse puntuale nei pagamenti come lo sono le imprese artigiane e le piccole imprese, avremmo risolto parte dei nostri problemi: il 36,7% delle microimprese rispetta i termini di pagamento, dato che scende al 33,7% per le piccole, al 24,2% per le medie, al 12,2% per le grandi. Ci possiamo permettere un paese nel quale chi ha più forza si può permettere di non rispettare i pagamenti? Un paese nel quale tra le piccole imprese 1 su 3 è puntuale, mentre tra le grandi solo 1 su 8? L’Unione Europea ha dichiarato oggi le nuove stime crescita, noi con lo 0,3% nel 2020 e 0,6% nel 2021 ci confermiamo fanalino di coda in Europa. Questo paese ha bisogno di uno choc positivo!

Ricordando che nel 2019 l’occupazione creata da artigianato e piccole imprese è cresciuta del +2,6%, e negli ultimi 5 anni del 13,5% rispetto al 5% dell’intero sistema produttivo. Se noi stiamo sostenendo questo paese dal punto di vista dell’occupazione, le nostre imprese faticano a trovare manodopera qualificata. Per questo, anche allanuova giunta regionale appena nominata chiederemo misure tarate sulle piccole e piccolissime imprese!”

 

 

 

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