Allo stablimento Amadori di Santa Sofia, riscontrato un caso di positività al Covid-19

I sindacati FLAI-CGIL  FAI-CISL Romagna UILA-UIL, in un comunicato a firma congiunta, fanno chiarezza sul  un caso di positività al Covid-19 verificatosi nell’Azienda Amadori presso lo stabilimento di Santa Sofia.

“Lo stabilimento è senza dubbio un importante realtà sia per i 1400 dipendenti, sia per l’indotto economico dell’Alta Valle del Bidente in generale. Con l’esplodere della diffusione del Covid-19 l’azienda in concerto con i sindacati FLAI-CGIL, FAI-CISL Romagna e UILA-UIL che rappresentano i lavoratori ha immediatamente attivato tutte le procedure necessarie a tutelare la salute dei lavoratori, per permettere loro di operare con la massima sicurezza”spiegano i sindacati .

“Dall’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale all’organizzazione del lavoro nel rispetto delle distanze sociali, dalla sanificazione degli ambienti all’aumento delle aree adibite a spazio ristoro, dalla creazione di un Comitato per l’emergenza e uno per le comunicazioni, l’Azienda ha cercato di recepire nel minor tempo possibile le indicazioni del Governo e quelle dei Sindacati. A questo si aggiunge la creazione di gruppi di lavoro, in modo da impiegare sempre le stesse persone all’interno dello stesso turno di lavoro, per evitare ulteriormente i contatti e per avere gruppi “isolati” tra loro” prosegue la nota a firma di Serena Balzani, Roberto Cangini e Bandini Alessandro.

“Nella giornata di domenica 29 marzo è stata ufficializzata dall’Ausl la presenza di un lavoratore positivo al Covid-19: la persona, che già dal 21 marzo era in isolamento domiciliare a scopo preventivo, per motivi non legati all’ambiente lavorativo, è attualmente seguita dal personale Ausl mentre tutti i colleghi e i lavoratori potenzialmente coinvolti sono già stati contattati dal medico competente, che sta fornendo tutte le indicazioni del caso” chiariscono i sindacati che sottolineano come, congiuntamente alle istituzioni, stiano seguendo l’evolvere della situazione: “mentre, da un lato, è indispensabile rivolgersi ai lavoratori, per invitarli a continuare a seguire scrupolosamente tutte le regole volte ad evitare l’ulteriore diffondersi del virus pur comprendendo i lori timori in questo difficile momento, è altrettanto importante chiedere all’azienda di non abbassare la guardia, di proseguire nella tutela nei confronti dei dipendenti e di incrementare tutte le azioni che possono essere messe in campo, per fare sì che ogni fase lavorativa si svolga favorendo l’incolumità dei dipendent”i.

FLAI-CGIL, FAI-CISL Romagna e UILA-UIL commentano:”nei momenti di difficoltà, come quello che stiamo vivendo oggi, è estremamente delicato l’equilibrio tra due diritti fondamentali dei cittadini: il diritto alla salute e quello al lavoro. Solo con la massima collaborazione tra azienda e lavoratori si possono ottenere i risultati che non vadano a scapito di nessuno”.

“In qualità di Sindaco del Comune di Santa Sofia – dice Daniele Valbonesi – non posso che accogliere favorevolmente la proposta ricevuta dalle sigle sindacali per una comunicazione chiara e consapevole ai lavoratori, ai quali desidero dimostrare la massima vicinanza. Lo stabilimento si trova all’interno del nostro comune e garantisce lavoro a tanti miei concittadini: a loro, e a tutti i loro colleghi, ribadisco che sono costantemente in contatto con l’azienda, con i sindacati e con Ausl per monitorare la situazione.”