Coronavirus, cambia ancora il modulo dell’autodichiarazione. Previsti diversi nuovi casi di necessità

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Sono trascorsi solo tre giorni dall’ultimo modulo di autodichiarazione, ma con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, nella notte fra il 25 e il 26 marzo, del Decreto Legge con nuove misure, il testo per motivare gli spostamenti individuali cambia ancora.

SCARICA QUI IL NUOVO MODULO autodichiarazione-26-03-2020

Lo ha annunciato oggi il capo della Polizia, Franco Gabrielli, che ha spiegato, “sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo” anche per andare incontro ai quesiti che arrivano dai cittadini. Il nuovo modulo prevede, oltre alla dichiarazione di non essere sottoposti alla quarantena e di non essere positivo, anche la consapevolezza – oltre alle misure disposte dal governo nazionale – anche di eventuali provvedimenti adottati dai presidenti delle Regioni coinvolte in eventuali spostamenti nel territorio: dunque quella da cui ci si sposta (l’Emilia-Romagna nel nostro caso) e quella in cui si arriva poiché, come si sa, oltre alle disposizioni nazionali ci sono anche misure ulteriori delle Regioni.

Il modulo poi chiarisce una serie di ulteriori situazioni di necessità per cui è consentito lo spostamento in modo da evitare interpretazioni diverse. E dunque tra gli stati di necessità sono compresi, ad esempio, il rientro dall’estero, le denunce di reati, gli obblighi di affidamento di minori, l’assistenza a congiunti o persone con disabilità. Cambia anche il riferimento alle sanzioni: ora si tratta di multe amministrative e non più penali, previste per chi viola le norme.

Una sanzione aggiornata dal governo e specifica solo per chi non ha rispettato la quarantena, sia essa obbligatoria sia essa volontaria, “è quella che fa riferimento all’articolo 260 delle leggi sanitarie e prevede l’arresto da 3 a 18 mesi e una sanzione amministrativa da 500 a 5000 euro”.

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