Coronavirus, PD Forlì: “Sospendere canoni per palestre e impianti sportivi, servono misure per la Cultura”

Più informazioni su

A seguito dei provvedimenti che ordinano la chiusura di palestre ed impianti sportivi, il PD Forlì chiede la sospensione dei canoni al comune come misura a sostegno delle associazioni del nostro territorio.

“In queste ore la nostra comunità sta vivendo una situazione di particolare gravità determinata dal diffondersi del già noto COVID- 19”, -dichiara attraverso nota stampa il gruppo consiliare del PD forlivese- “con significative limitazioni dolorose, ma precauzionali al normale svolgimento delle nostre attività quotidiane tra cui la pratica sportiva. Molte associazioni hanno deciso, responsabilmente, di sospendere le proprie attività sportive”.

Sospensione canoni in impianti sportivi e pagamento ore nelle palestre comunali.

“Consapevoli dell’importanza del sostegno al mondo sportivo perché possa riprendere, appena possibile, il suo naturale ruolo di collettore sociale e veicolo di sani principi e stili di vita, nonché imprescindibile sostegno sociale alle nostre comunità, chiediamo di sospendere, durante il periodo di chiusura forzata, il pagamento delle ore nelle palestre comunali e dei canoni degli impianti sportivi; un sostegno degli eventuali piani di rientro delle società sportive così come il mantenimento ed eventualmente rafforzamento dei contributi per le manifestazioni programmate e organizzate”.

Indubbiamente, queste sono solo alcune delle proposte che, in futuro, andranno promosse e correttamente concordate insieme alla regione per favorire strumenti a sostegno delle società sportive e di tutto il suo personale tecnico che in queste settimane non hanno potuto svolgere la loro regolare attività sportiva e professionale.

L’attività culturale.

“Infine, stiamo valutando in queste ore ulteriori misure da avanzare all’amministrazione che il Comune possa adottare direttamente, utilizzando la propria capacità di spesa, per gli altri settori toccati da questa situazione, si pensi alla sospensione di tutta l’attività culturale in genere”.

Più informazioni su