Forlì. La cultura non si ferma: riaprono Musei San Domenico, Palazzo Romagnoli e le biblioteche

La mostra "Ulisse. L’arte e il mito” riapre dal 3 marzo

Dopo lo stop obbligato della scorsa settimana, riaprono con misure precauzionali per il contenimento del contagio le sedi museali del San Domenico, Palazzo Romagnoli e della biblioteca Saffi. A darne notizia sono il Sindaco Gian Luca Zattini l’Ass.re alla cultura Valerio Melandri.

“In accordo con la Fondazione Cassa dei Risparmi, la mostra riaprirà i battenti già domani, martedì 3 marzo, tutti i giorni compresi i lunedì. Chiaramente, in ottemperanza alle norme di prevenzione contenute nel Decreto ministeriale, verranno adottate le seguenti misure precauzionali: l’accesso sarà garantito fino a un massimo di 300 visitatori contemporaneamente, in presenza di personale dedicato al rispetto delle prescrizioni ministeriali, non sarà consentito l’accesso ai gruppi e verrà garantita l’assenza di code e assembramenti nei pressi della biglietteria. Anche per Palazzo Romagnoli procederemo alla riapertura; l’accesso sarà garantito a 150 persone contemporaneamente, in presenza di personale dedicato al rispetto delle prescrizioni ministeriali e in particolare del requisito della distanza tra i visitatori di almeno un metro. Per la biblioteca Saffi l’accesso sarà garantito a 20 persone contemporaneamente sedute ai tavoli di consultazioni e studio, ad almeno un metro di distanza l’uno dall’altra. La consegna e il ritiro dei libri alla reception sarà possibile una persona alla volta. Infine, per le sedi bibliotecarie decentrate, sarà possibile solo la consegna e il ritiro dei libri alla reception, una persona alla volta.”

“Il messaggio che vogliamo dare” – conclude il Sindaco – “è di ritorno alla normalità, seppur in maniera graduale e contingentata. La cultura non si ferma; c’è bisogno di fiducia e con la riapertura dei musei e delle grandi mostre, ci poniamo proprio questo obiettivo”.

La mostra “Ulisse. L’arte e il mito” riapre dal 3 marzo

Nella consapevolezza della criticità della situazione e in ottemperanza alle norme di prevenzione stabilite a livello ministeriale e regionale, gli organizzatori della mostra “Ulisse. L’arte e il mito”, (Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì), comunicano la riapertura della mostra dal 3 marzo p.v.

Da martedì 3 marzo la mostra “Ulisse. L’arte e il mito” sarà dunque aperta tutti i giorni, lunedì compresi, sino al 21 giugno 2020.

La riapertura della mostra è garantita a condizione che “si assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro” (Decreto attuativo Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 2020).

La riapertura della mostra vuole essere un segnale di prudente ritorno a un clima di fiducia. La cultura rappresenta di per sé un modello di comunicazione positiva e di speranza. Anche di questo abbiamo bisogno in questo momento.

La mostra
Le sale del San Domenico ospitano 250 opere tra le più significative, dall’antico al Novecento, suddivise in 16 sezioni, in un percorso museale che ricomprende pittura, scultura, miniature, mosaici, ceramiche, arazzi e opere grafiche e che si snoda attraverso i più grandi nomi di ogni epoca.
A partire dall’Ulisse di Sperlonga, opera in marmo risalente al I sec d.C., immagine simbolo della grande mostra, e dalla Afrodite Callipige dell’antichità; nella suggestiva cornice del San Giacomo sarà possibile ammirare il Concilio degli dei di Rubens, e via via la Penelope del Beccafumi, la Circe invidiosa di Waterhouse in arrivo dall’Australia, fino a Le muse inquietanti di De Chirico, all’Ulisse di Arturo Martini e al cavallo statuario di Mimmo Paladino.
Come di consueto, di assoluto prestigio le collaborazioni con i più importanti Musei nazionali e internazionali, tra i quali il Musée d’Orsay di Parigi, la Royal Academy di Londra, il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, il Metropolitan Museum of Art di New York, i Musei Vaticani, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, Gallerie d’Italia e l’Università di Ginevra, per citarne alcuni.