Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto con le misure anticrisi del Governo da 25 miliardi

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Sulla Gazzetta Ufficiale Anno 161° – Numero 70 di ieri martedì 17 marzo è stato pubblicato il DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18. Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. In sostanza si tratta di tutte le misure del pacchetto “Cura Italia” chiamato anche “Decreto Marzo” per un investimento di 25 miliardi volte a contrastare la crisi generata dall’epidemia sanitaria.

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“Mettiamo in campo 25 miliardi di denaro fresco e attiviamo flussi per 350 miliardi: è una manovra economica poderosa”, aveva detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha anticipato anche il fatto che in futuro ci saranno ulteriori misure per rilanciare il Paese.

Il Ministro dell’Economia Gualtieri ha indicato cinque assi di intervento e ha messo al primo posto il finanziamento aggiuntivo per il Sistema sanitario nazionale e per la Protezione civile per quasi 3,5 miliardi. Il secondo capitolo, per più di 10 miliardi, riguarda il sostegno all’occupazione, la difesa del lavoro e del reddito. Sono previste risorse per 1,3 miliardi per il Fondo di integrazione salariale e 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le micro aziende con un solo dipendente. Confermata la copertura di tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme di lavoro con un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Per gli autonomi e i liberi professionisti, questo primo decreto stanzia circa 3 miliardi. Prevista anche la sospensione dei contributi previdenziali per queste categorie.

Sempre nel capitolo del lavoro è prevista l’estensione del congedo parentale a 15 giorni e un voucher baby-sitter da 600 euro (1,6 miliardi stanziati con un bonus ulteriore speciale per il personale sanitario) per chi ha bisogno di curare i figli. Per quel che riguarda i permessi della legge 104, per il periodo marzo-aprile saranno estesi a 12 giorni (500 milioni stanziati). Confermato l’ulteriore intervento sui licenziamenti, che verranno congelati: misura che riguarda le procedure dal 23 febbraio in avanti, da quando cioè è scoppiata l’emergenza sanitaria. Per i lavoratori in quarantena, si conferma il computo del periodo di astensione dal lavoro come malattia.

Un capitolo riguarda il sistema del credito e l’agevolazione dell’erogazione di liquidità: arriva l’attesa sospensione delle rate di mutui e dei prestiti, con garanzie pubbliche. In campo fiscale, si conferma la sospensione degli obblighi di versamento di tributi e contributi: il Ministro dell’Economia ha parlato di un differimento al 31 maggio per le imprese che fatturano fino a 2 milioni e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi.

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