Ugl Forlì chiede l’aumento di stipendio per i dipendenti di Alea Ambiente

Più informazioni su

Alea Ambiente ha definito alcune misure straordinarie e servizi per aiutare i cittadini privati e le imprese nell’ambito della situazione di emergenza attuale; ha disposto anche nuove modalità per la gestione del servizio nei confronti di abitazioni in cui sono presenti persone positive al tampone per la diagnosi del Covid-19, o in condizioni di isolamento o quarantena obbligatoria imposte dall’Ausl. Per queste utenze Alea Ambiente garantisce il ritiro del rifiuto secco due volte a settimana, anche nelle zone dove non è già prevista tale frequenza, attraverso un servizio di raccolta dedicata a chiamata. A tutela dei dipendenti che svolgono questo servizio l’azienda ha garantito dispositivi di protezione , prevenzione e sicurezza e un’assicurazione che copre il rischio di contagio da Coronavirus.

“Noi, come sindacato, accogliamo con favore questa a scelta di Alea – spiega Filippo Lo Giudice segretario territoriale dell’Ugl di Forlì-Cesena-Rimini-Ravenna a tutela dei lavoratori di Alea Ambiente – e invitiamo altre aziende non soltanto del ramo rifiuti a condividerla. Aggiungiamo però che sarebbe opportuno deliberare un aumento di stipendio dei dipendenti che svolgono il servizio di raccolta come speciale riconoscimento del lavoro svolto in questa particolare contingenza”.

L’ordinanza regionale prevede che nelle abitazioni in cui sono presenti persone risultate positive al tampone, tutti i rifiuti domestici, indipendentemente dalla loro natura, inclusi fazzoletti, rotoli di carta, teli monouso, mascherine e guanti, vadano considerati indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme, mettendoli in due o più sacchi, uno dentro l’altro, a seconda della loro resistenza, al fine di garantire anche la sicurezza degli operatori che effettuano la raccolta.

“Abbiamo purtroppo verificato che questa procedura non viene rispettata e dunque si incrementano i fattori di rischio dei lavoratori che devono ritirare il materiale” aggiunge Filippo Lo Giudice. “Vista la pericolosità della mansione chiediamo che anche Alea Ambiente, oltre all’assicurazione speciale già promessa, disponga per questi lavoratori (gli addetti alla raccolta) anche una maggiorazione dello stipendio del 25% per ogni giorno di lavoro effettuato e un ticket mensile per le spese accessorie sostenute nell’impossibilità di garantire la cura domestica dei familiari e delle incombenze quotidiane” conclude il segretario Ugl.

Più informazioni su