Caporalato in Romagna. 45 richiedenti asilo sfruttati nei campi per 50 euro al mese. 4 arresti

Denunciati anche titolari di aziende agricole romagnole che hanno impiegato gli stranieri.

Cinquanta euro al mese per raccogliere frutta e verdura o potare gli alberi, lavorando fino a 80 ore alla settimana. Così sono stati trattati, secondo le indagini della squadra mobile di Forlì circa 45 richiedenti asilo, in gran parte pachistani e afghani, sfruttati nei campi da un’organizzazione che li alloggiava in casolari senza acqua calda e con poco cibo e materassi a terra. La base dell’attività illecita era a Bagnara di Romagna, in provincia di Ravenna.

Secondo quanto riportato dall’Ansa Emilia Romagna, la polizia, su disposizione del Gip di Forlì, ha eseguito un’ordinanza di custodia in carcere nei confronti di 4 pachistani, nell’ambito di un’operazione contro il ‘caporalato’, con l’ispettorato del lavoro e l’Inail.

Gli indagati avrebbero reclutato direttamente i lavoratori, minacciati e intimiditi, accompagnati controllati quotidianamente, oltre che individuato e gestito i committenti.

Si stima che abbiano guadagnato dagli 80 ai 100mila euro, inviati attraverso i canali western union o money gram in Pachistan su conti di persone fittizie. Denunciati anche titolari di aziende agricole romagnole che hanno impiegato gli stranieri.