Forlì, Ragni (FdI): “Governo esclude professionisti dal contributo a fondo perduto”

“Il decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta, riserva un’amara sorpresa al mondo dei professionisti: lo Stato non erogherà più il contributo a fondo perduto ai singoli lavoratori e delega e alle Casse Previdenza delle rispettive categorie l’onere e la valutazione di (e se) erogare un nuovo “bonus” di 600 euro per ciascuno dei mesi di aprile e maggio. Il mese di marzo era stato pagato (in ritardo, ad aprile) e per i mesi restanti ogni professionista dovrà affidarsi al caso ed anche alla fortuna. Potendo già dire che le promesse di iniezione di liquidità e celerità nell’erogare i contributi alla persone e lavoratori colpiti dal lockdown erano promesse da marinaio”. Queste le parole di Fabrizio Ragni esponente forlivese di Fratelli d’Italia.

“Insomma, in tutti questi mesi di blocco delle attività ci siamo sorbiti parole al vento, come era facile attendersi da partiti e movimenti come Pd e 5 stelle che non conoscono, incombenze, sofferenze burocratico-fiscali e tribolazioni ordinarie delle categorie professionali. Una vergogna – insiste Fabrizio Ragni – .Ove mai venisse accolto a sostegno dei professionisti iscritti ai vari ordini il rifinanziamento , per il tramite delle rispettive Casse di Previdenza del “bonus” di 600 euro, gli stessi si troverebbero però esclusi dalla possibilità di fruire del contributo a fondo perduto di somma superiore (da 800 a mille euro) introdotto dal medesimo decreto per le altre categorie di lavoratori autonomi con gestione separata, o speciali, insomma : una doppia ingiustizia”: aggiunge Fabrizio Ragni, un intervento il suo non soltanto politico, ma anche motivato dal fatto che lui stesso appartiene ad una categoria professionale, in queste ore in rivolta contro il “decreto Rilancio”.

“La questione interessa migliaia di persone: in Emilia-Romagna gli occupati indipendenti sono stimati tra 435/459 mila, di cui 100/113 mila sono liberi professionisti iscritti ad ordini professionali (10mila circa a Forlì-Cesena), svolgono un ruolo importante nel sistema produttivo e sociale, e sono anello di congiunzione tra enti , obblighi di legge e cittadini. Rappresentano circa il 23% sul totale dell’occupazione regionale, e in molti casi (nel 14/18%) i liberi professionisti sono anche datori di lavoro. Dunque si doveva a questa categoria il rispetto e l’attenzione che Conte, Di Maio e Zingaretti, non hanno certamente avuto in questa fase delicata di economia in sofferenza dopo tre mesi di emergenza sanitaria da Coronavirus” conclude l’ esponente forlivese di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ragni.