Le Autorità locali e regionali devono dare sostegno alle aziende in difficoltà

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Le pagine della politica locale si sono occupate, a giusta ragione, delle difficoltà legate alla riapertura delle palestre e centri fitness. Questa fascia di imprenditori dovranno affrontare l’improbabile apertura al pubblico post covid, con l’integrazione di tutte le variabili dell’incertezza relative ad un approccio alla clientela, contemperando tutte le regole e le prevenzioni da inventare.

Certo il Governo e la Regione hanno previsto una serie di misure utili a consentire un accesso in sicurezza, ma evitare che le stesse dissuadano i clienti a tornare in luoghi chiusi, sarà un problema dell’imprenditore. Si aggiunga anche la gestione dei periodi di inutilizzo degli abbonamenti.

La soluzione dei voucher potrebbe essere percorribile ma sulla tempistica di fruibilità dei bonus non ci sono indicazioni certe, posto che sicuramente dovrebbero ricadere per esigenze contabili nell’anno in corso, inoltre c’è da chiedersi se ad una eventuale ripresa nel mese di settembre, sarebbe giusto, ad esempio, chiedere al cliente di corrispondere una nuova iscrizione per fruire del voucher. Anche questo è lasciato purtroppo alla libera interpretazione e difformità di giudizio.

Resta nel frattempo irrisolta la questione dei diritti della SIAE, che non hanno rinunciato ne posticipato i pagamenti alle palestre, i quali incidono non poco ed in molti casi, laddove le palestre abbiano organizzato corsi all’esterno, per supportare i clienti nel periodo post covid, i responsabili della SIAE, avrebbero chiesto comunque di corrispondere gli importi per la diffusione della musica.

Ritengo che le Autorità locali e regionali preposte debbano verificare e mediare un sostegno alle aziende in difficoltà, evitando che le stesse siano lasciate a dirimere in solitudine anche improbabili e contraddittorie normative procedurali.

Raffaele Acri

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