Morrone (Lega): settore alberghiero allo stremo. Conte e Franceschini totalmete assenti

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“Il settore turismo è allo stremo, ma il Governo se ne lava le mani. Incredibile che il ministro PD Franceschini, che ne ha la delega, sia totalmente indifferente al crollo di una delle industrie più importanti del Paese che riguarda il 13 per cento del Pil e 4,2 milioni di occupati, un valore che supera la media UE. Non si comprende, quindi, la disattenzione del Governo, anzi gli insormontabili ostacoli che l’esecutivo Conte sta frapponendo alla ripresa. hanno dichiarato i deputati della Lega Barbara Saltmartini, presidente della Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati e Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

“Il settore alberghiero teme per la propria sopravvivenza e noi della Lega ci appelliamo perché si corra ai ripari. Il rischio è la chiusura di moltissime strutture con le immaginabili ripercussioni. La denuncia arriva anche dall’Emilia-Romagna. Federalberghi di Cervia ha inviato una lettera a Franceschini per denunciare come la categoria sia stata esclusa da ogni tipo di sostegno e agevolazioni. Nessuno ha ancora avuto la possibilità di accedere al credito, nessun tipo di ristoro come sgravi o sospensione dei tributi, niente cassa integrazione per i dipendenti assunti. Niente di niente” proseguono Saltmartini e Morrone.

“Ma il fatto ancora più preoccupante è che non esiste alcuna prospettiva, nessuna iniziativa o linee guida che consentano la riapertura in totale sicurezza. Una mancanza grave che farà perdere attrattività al nostro Paese e ai nostri esercizi ricettivi, che, nel 2019 hanno registrato, secondo dati Istat, 434,7 milioni di presenze. Ma lo stop totale imposto dal Governo in questi mesi, la mancanza di prospettive e il quadro di completa incertezza sul futuro ha fatto crollare tutto, con addirittura il 96% dei lavoratori in cassa integrazione. E’ davvero incredibile che il governo Pd/M5s non si renda conto che moltissime imprese del turismo, anche a conduzione famigliare, rischiano il fallimento” concludono.

 

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