Nuovo passo avanti nella Fase 2: parte il recupero delle prestazioni sospese

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L’Azienda Usl della Romagna sta iniziando a recuperare le prestazioni di specialistica ambulatoriale a suo tempo prenotate dai cittadini ma la cui erogazione era stata bloccata dall’11 marzo scorso, a seguito del diffondersi dell’infezione da Coronavirus. Si tratta di 240mila prestazioni circa, tra visite specialistiche ed esami diagnostici, erogate direttamente dall’Ausl e dal privato accreditato, per le quali i cittadini NON dovranno nuovamente prenotare ma, al contrario, saranno gradualmente contattati dall’Azienda o dai soggetti della Sanità Privata presso i quali le prestazioni erano state prenotate, per proporre un nuovo appuntamento.

Procedendo con ordine: sempre secondo le Linee Guida regionali, anche durante il periodo di maggior incidenza dei contagi da Covid 19 non si è mai interrotta in nessun territorio (neppure in quello più colpito del Riminese) l’erogazione delle prestazioni ed in particolare degli interventi chirurgici urgenti e non differibili, ovviamente in situazione di massima sicurezza per pazienti e professionisti ed operatori, grazie anche alla collaborazione col privato accreditato.

Non appena è stato possibile sono ripresi gli interventi chirurgici e le prestazioni che, sebbene non rientranti nell’urgenza, era consigliabile non procrastinare ulteriormente per non correre alcun rischio rispetto all’evolversi della patologia e alla qualità della vita dei relativi pazienti. Questi pazienti vengono chiamati direttamente dall’Azienda per riprogrammare la prestazione. Così come saranno richiamati dall’Azienda, di qui a breve, le persone che devono recuperare le prestazioni legate agli screening oncologici.

In questa ulteriore nuova fase sussistono le condizioni per iniziare a recuperare gradualmente le prestazioni di specialistica ambulatoriale (visite ed esami diagnostici) che erano stati sospesi (in quanto privi di ogni carattere di urgenza).

“Sono 240mila prestazioni, tantissime – spiega il dottor Pierdomenico Lonzi (a questo link un suo breve intervento video Direttore della “Gestione Giuridico Economonica Convenzionati Esterni” per l’Ausl Romagna – le recupereremo gradualmente mettendo in campo un grande sforzo organizzativo, con i professionisti dei nostri ospedali, i colleghi della specialistica, e con l’importante ruolo del privato accreditato”.

Anche questi utenti verranno chiamati per riprogrammare il loro appuntamento, non c’è dunque bisogno che prenotino la prestazione, ne’ recandosi presso i Cup o gli sportelli, ne’ in altro modo. Per quanto riguarda invece prestazioni da prenotarsi di qui in futuro, sempre salvaguardando le prestazioni urgenti e prioritarie, si raccomanda ai cittadini di pazientare e non prenotare ora controlli o comunque prestazioni che possono essere procrastinate: il riferimento rispetto al da farsi resta il medico di famiglia, figura fondamentale anche in questa fase. In particolare, per quanto riguarda le analisi di laboratorio, va precisato che resta sospeso l’accesso diretto ai punti prelievo: sempre quando ne sussista l’esigenza, i prelievi sono da prenotare.

Modalità di prenotazione ed accesso agli sportelli. Per le limitate situazioni che rimangono, in cui è necessario rapportarsi con gli sportelli (ad esempio prenotare, appunto, le analisi di laboratorio e le prestazioni urgenti, ma anche per le pratiche di scelta – revoca del medico di famiglia) l’Azienda torna a raccomandare di NON recarsi fisicamente ai Cup e agli sportelli aziendali, bensì di utilizzare tutti i possibili strumenti alternativi (principalmente Cuptel e Fascicolo Sanitario Elettronico), o comunque, se proprio indispensabile, recarsi agli sportelli prendendo un appuntamento. A questo proposito si ripetono di seguito i numeri di telefono e i contatti mail dei principali sportelli aperti al pubblico (pubblicati comunque anche sul sito www.auslromagna.it ).

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