Ubriaco importuna famiglie al parco. Multato dalla Polizia di Stato a Forlì

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La Polizia di Stato ha denunciato un 25enne cittadino pakistano, domiciliato a Forlì, per i reati di molestie, violazione della normativa sull’immigrazione e resistenza a pubblico ufficiale, sanzionandolo anche per ubriachezza manifesta in luogo pubblico. L’intervento della Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura è stato richiesto da alcuni genitori che si trovavano con i loro bambini in un’area giochi di un parco pubblico e che hanno segnalato la presenza dell’uomo. Questi, palesemente ubriaco, manifestava atteggiamenti fastidiosi destando preoccupazione per i minori presenti.

Gli agenti sopraggiunti lo hanno individuato mentre si stava allontanando barcollando e lo hanno accompagnato in Questura per identificarlo, poiché non aveva al seguito alcun documento. Nelle fasi dell’accompagnamento l’uomo ha cercato di opporsi alle attività della Polizia, guadagnandosi così la contestazione del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

In Ufficio, dopo la verifica delle sue impronte digitali, è stato possibile verificare che pur trovandosi regolarmente sul territorio nazionale, si era reso responsabile di un reato previsto dalla legge sull’immigrazione poiché non aveva esibito, senza giustificato motivo, la documentazione attestante il suo stato e la sua identità. Anche in Questura ha continuato con il suo atteggiamento petulante, prendendo di mira una poliziotta, e colpendo con uno sputo un altro agente, per poi cadere in stato semi comatoso a causa della quantità di alcol ingerito, così che è dovuta intervenire anche una ambulanza. Al termine delle attività, oltre alle denunce per i reati accertati, gli è stato anche notificato l’illecito amministrativo per lo stato di manifesta ubriachezza.

 

Un’altra denuncia è stata inoltrata alla Procura a carico di un cittadino rumeno di 27 anni, domiciliato in città, per i reati di porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere e minaccia aggravata, commessi nei confronti di un esercente che lo aveva ammonito ad un comportamento consono alle restrizioni in atto per la prevenzione del contagio da coronavirus. L’uomo si era seduto in una panchina che l’esercente aveva posizionato vicino al suo locale per favorire l’attesa dei clienti anziani; dopo di ché, aveva iniziato a consumare alcol e alimenti, e a nulla era valso l’invito ad allontanarsi che gli era stato rivolto dall’esercente, anzi, a causa di questo aveva iniziato ad inveire contro di lui, fino ad entrare dentro il locale sprovvisto di mascherina, proferendo svariate frasi minacciose. All’arrivo degli agenti è stato rinvenuto un coltellino multiuso, che aveva smarrito nelle fasi della lite, che è stato sequestrato e che gli è costata la denuncia. Contestato anche l’illecito amministrativo dello stato di manifesta ubriachezza in luogo pubblico.

 

 

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