Forlì Airport ha ricevuto da ENAC il Certificato di Aeroporto: “tappa importante verso la riapertura”

Più informazioni su

Nella rinnovata area check-in dell’Aeroporto Ridolfi, davanti ad istituzioni e a personalità politiche nazionali, regionali e locali, F.A. srl ha ricevuto lunedì 6 luglio 2020 da ENAC il ‘Certificato di Aeroporto’, ultimo atto amministrativo a completamento della procedura di certificazione dell’aeroporto che torna nuovamente ad essere idoneo ai voli commerciali sia passeggeri che merci effettuati con aeromobili ‘grandi’ ovvero adibiti al trasporto di più di 10 persone e dal peso di oltre 5 tonnellate.

È stato Alessio Quaranta, Direttore Generale di ENAC, a consegnare nelle mani di Giuseppe Silvestrini, presidente di F.A. srl, il prezioso documento, al termine di una conferenza stampa in cui sono intervenuti anche Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì, Lia Montalti, consigliere regionale, Roberto Pinza, Presidente Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Enrico Sangiorgi, Pro-rettore per la didattica dell’Università di Bologna e Alberto Zambianchi, Presidente SER In AR e Camera di Commercio.

F.A. S.r.l. si è inoltre strutturata anche per gestire direttamente i servizi di assistenza a terra dei voli che saranno possibili grazie alla ‘Certificazione Handling’, prossima al rilascio. Una volta ottenuta sarà possibile riprogrammare i voli di linea all’aeroporto Ridolfi.

Lunedì 6 luglio 2020 è stata una data importante per lo scalo forlivese anche perché è atterrato il primo aereo dopo sette anni dall’ultimo volo: si tratta di un Boing 737 400 della compagnia maltese Air Horizont, che stazionerà al Ridolfi nei prossimi mesi.

“C’è grande emozione per esser arrivati in fondo a questo primo round – sottolinea Giuseppe Silvestrini, presidente di F.A. srl -, ben sapendo che poi ce ne saranno altri. Quasi tre anni fa insieme ad Ettore Sansavini abbiamo iniziato questa avventura e insieme a noi altre persone hanno creduto in questo progetto. Sapevamo che occupandoci dell’aeroporto avremmo dovuto affrontare un problema complesso e lo abbiamo portato avanti grazie alla nostra esperienza di lunga data e all’aiuto di professionisti come l’amministratore delegato Sandro Gasparrini e l’ingegnere Maurizio Berlati, sempre pensando che l’aeroporto sarebbe diventato un grosso strumento di supporto all’economica romagnola.

Questo riconoscimento, scrivono da FA, “è solo l’inizio di un percorso molto lungo, ma sappiamo di non essere da soli a compierlo, perché potremo contare sul supporto indispensabile di ENAC e di tutti gli enti di stato che offrono servizi aeroportuali. Ringrazio ENAC per l’aiuto costante che ci ha sempre dato in ogni occasione il dottor Quaranta e i suoi collaboratori e ringrazio i parlamentari, i consiglieri regionali e gli amministratori locali che hanno sostenuto la causa per mantenere Forlì uno scalo per passeggeri e merci”.

“Assicuriamo che ogni decisione che prenderemo sarà nell’ottica di considerare l’aeroporto una risorsa aggiuntiva e non alternativa ad altri simili nella nostra regione ed inoltre vogliamo mantenere questa area quale eccellenza di grande valore grazie al Polo Tecnologico Aeronautico, all’Università, all’ENAV e sperando possa intervenire anche ENAC per rendere l’aeroporto sempre più importante. Altro dato importante è che tutti i criteri che adotteremo per lo scalo saranno compatibili con l’ambiente. Il 2020 ha messo il mondo di fronte a sfide imprevedibili che stanno sconvolgendo la vita di tutti e ognuno ha il dovere di dare il proprio contributo per mitigarlo. Noi pensiamo di poter dare il nostro contributo aprendo un piccolo aeroporto: se pubblico e privato si metteranno insieme con il giusto spirito potranno creare un valore aggiunto. Servirà l’aiuto di tutti e noi ci contiamo”.

“In questi anni abbiamo effettuato tante attività di rilancio di aeroporti in tutta Italia – afferma Alessio Quaranta, Direttore Generale ENAC – e mai come in questa terra ho trovato una sintonia che è andata al di là dell’appartenenza politica e della maggioranza del momento e non soltanto in questo momento difficile. È da sette anni, ovvero da quando chiuse l’aeroporto, che c’è l’impegno di rilanciare questa infrastruttura che è strategica: se con tre chilometri di asfalto è impossibile collegare due caselli autostradali, con tre di pista possiamo volare in tutto il mondo, anche in questo periodo. Sono orgoglioso, perché ho trovato persone che vogliono ripartire in uno dei settori come il trasporto aereo tra i più colpiti dal Covid e la consegna del certificato è un ottimo risultato per questo scopo. Altro aspetto molto importante sono le attività che ruotano intorno all’aeroporto come il Polo Tecnologico che fa invidia a tutta Italia, la scuola di formazione di ENAV e l’Università e di sicuro non mancherà l’impegno di ENAc per garantirne lo sviluppo. L’Emilia Romagna è una regione che può contare su quattro strutture aeroportuali che non sono ridondanti tra di loro, ma una risorsa per garantire che ci sia complementarietà e non una competizione, facendole crescere secondo le proprie vocazioni. E se ognuno ci metterà del proprio, i risultati arriveranno anche prima di quanto possiamo aspettarci”.

Più informazioni su