Forlì. Ragni (FdI): “Saranno ospitati 60 stranieri in quarantena a Forlì-Cesena”

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Il 16 settembre  sul sito internet della Prefettura di Forlì-Cesena nella sezione “Avvisi bandi e inviti”, “Gare in corso”, è stato pubblicato l’avviso pubblico per l’individuazione di strutture destinate al servizio di ospitalità di migranti in quarantena, anche positivi al Coronavirus.
La Prefettura ritiene necessario individuare strutture come alberghi o altri beni immobili da adibire ad alloggi per l’accoglienza complessiva di 60 posti per altrettanti stranieri che dovranno alloggiare nel territorio per tutta la durata del periodo di emergenza sanitaria da Covid 19.

“Le strutture dovranno consentire l’accoglienza in camere singole – spiega in una nota Fabrizio Ragni, vicecoordinatore provinciale Forlì-Cesena di Fratelli d’Italia – . L’alloggio deve essere ad uso esclusivo dell’utente in quarantena e ciascun immigrato potrà godere di una stanza con bagno ad uso esclusivo dimensioni delle stanze non inferiori a 14-15 mq e servizio al piano. Trattamento da turista, insomma. E l’ambiguità di un bando che come localizzazione della struttura indica: le vicinanza alle principali strutture ospedaliere di Forlì e Cesena, con la priorità di individuazione o nei comuni capoluogo, oppure in subordine località nelle prima collina o sulla costa raggiungibili dai due comuni capoluogo. Come dire: poche idee e confuse”.

“Appena un mese fa, certificato dallo stesso ministro degli Interni – aggiunge Ragni – l’aumento degli immigrati sbarcati in Italia con la riapertura dei porti voluta da Pd e M5S, avevo messo sull’avviso le amministrazioni locali da un’accoglienza indiscriminata e mai concordata con i territori di Forlì e Cesena. E adesso ogni previsione diventa realtà. Con un’informazione, un bando, prefettizio che magari si vorrebbe lasciar scorrere in sordina. Ritengo, invece, opportuno aprire il dibattito e sapere se le forze politiche e le amministrazioni della provincia hanno qualcosa da dire in merito e soprattutto sapere chi si offre ad ospitare questi migranti”.

“Per non contare il fatto che le forze dell’ordine dovranno essere distolte dai servizi di ordine pubblico e contrasto alla criminalità, per occuparsi anche di controllo di queste strutture che sulla carta sono immobili per l’accoglienza e la quarantena temporanea di immigrati e che sempre più spesso, invece, si trasformano in locali da cui fuggire e trasformare gli stranieri in attesa di permesso di soggiorno in clandestini irreperibili sul suolo nazionale. Vi sembra giusto tutto questo?” conclude Fabrizio Ragni.

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