Contributo a fondo perduto dalla Regione per le edicole dell’Emilia-Romagna

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E’ ufficiale il sostegno della Regione alle edicole dell’Emilia-Romagna, duramente colpite dall’emergenza Covid, periodo nel quale hanno svolto un ruolo fondamentale proseguendo la loro attività. L’Assemblea legislativa ha infatti approvato la legge regionale firmata dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini che concede un contributo a fondo perduto fino a mille euro agli esercenti di punti vendita esclusivi di giornali e riviste presenti nel territorio emiliano-romagnolo. A copertura del provvedimento è previsto un tetto massimo di spesa complessiva di 500 mila euro, a esaurimento, fondi già stanziati per il 2020 dall’esecutivo regionale.

Stefano Bonaccini

Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini

“La misura è il giusto riconoscimento dell’importanza dell’attività informativa e di coesione sociale garantita dalle edicole anche nei piccoli Comuni durante la fase più dura della pandemia e più che mai necessaria in questo momento di ripresa dell’emergenza- affermano il presidente Bonaccini e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano-. Ci siamo mossi con una procedura estremamente semplificata per agevolare gli edicolanti dell’Emilia-Romagna e accelerare i tempi, dando automaticamente il contributo a chi di loro riceverà il bonus nazionale: non devono quindi realizzare una nuova procedura regionale, fare ulteriori passaggi o rispondere ad altri requisiti. Le edicole sono un presidio fondamentale nei territori- sottolineano- così come l’intero settore dell’informazione locale, che vogliamo continuare a sostenere”.

Paolo Calvano

L’assessore al bilancio Paolo Calvano

Il contributo, previsto per l’esercizio finanziario 2020, andrà a ogni soggetto che riceverà il ‘Bonus una tantum edicole’, previsto dal decreto-legge del 19 maggio scorso sulle misure urgenti di sostegno al lavoro e all’economia relative all’emergenza Covid 19, per il quale l’istruttoria nazionale è in corso. Fino al 30 ottobre i titolari delle edicole potranno quindi presentare domanda per il contributo nazionale e automaticamente la procedura sarà valida anche per l’integrazione regionale.

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